La Nuova Sardegna

Arzachena Un risalto nazionale per i motivi sbagliati. Mattinata particolarmente agitata all'istituto alberghiero Ipsar "Costa Smeralda" di Arzachena, dopo che gli uomini del commissariato di Porto Cervo, guidato dal dirigente Lino Collu, si sono presentati per effettuare il riconoscimento di una decina di ragazzi coinvolti in una rissa avvenuta nei giorni scorsi e diventata virale prima tramite social e poi per effetto della messa in onda su una trasmissione di Raidue. Le immagini trasmesse sulla rete pubblica sono sufficientemente crude e mostrano alcuni gruppetti di giovani che si affrontano a mani nude, in certi momenti anche tre o quattro contro uno, ragazzi ma anche ragazze particolarmente agguerrite che intimano di tenere giù le mani mentre usano calci e pugni. Quarantacinque secondi di rabbia e follia, prima che l'autore del video decida di interrompere il filmato, abbastanza per avere un quadro di desolazione.

Sulle dinamiche della vicenda ci sarà tempo e modo per fare chiarezza, visto che sono in corso le indagini della polizia e potrebbero esserci ripercussioni per i diretti interessati segnalati al Tribunale dei minori, ma dai dati a disposizione pare certo che lo scontro sia avvenuto non in orario di lezione e comunque fuori dall'istituto scolastico, come si può notare anche dalle immagini riprese dal telefonino in cui i ragazzi appaiono in uno spazio non delimitato e in terra battuta.

All'origine dello scontro ragioni futili, probabilmente una ragazza o rivalità cittadine, con conseguente invito a incontrarsi dopo le lezioni per risolverla "alla vecchia maniera". Così ecco la scazzottata con una decina di ragazzi coinvolti, tutto fedelmente documentato dall'occhio vigile di un telefonino da cui il video si diffonde diventando virale ad Arzachena e non solo, fino ad approdare alla ribalta della televisione pubblica, in una trasmissione pomeridiana in cui l'argomento trattato erano le problematiche giovanili.

Per fare chiarezza sulle dinamiche e risalire ai partecipanti alla rissa gli inquirenti hanno chiesto la partecipazione attiva del corpo docenti dell'istituto alberghiero, a partire dal direttore scolastico Antonello Pannella, col riconoscimento di alcuni dei ragazzi coinvolti chiamati a presentarsi nell'ufficio del preside dove si son scusati coi rivali. Un momento di distensione che farà da preludio a uno strascico giudiziario visto che le famiglie dei ragazzi aggrediti hanno annunciato querela.