La Nuova Sardegna

Olbia

Solidarietà

Nuovi ospiti nella mensa dei poveri a Olbia: più di 630 pasti a settimana

di Stefania Puorro
Nuovi ospiti nella mensa dei poveri a Olbia: più di 630 pasti a settimana

Il gruppo di volontariato vincenziano opera senza sosta in via Canova

02 gennaio 2023
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Olbia La solidarietà che si siede a tavola ha il volto del Gruppo di volontariato vincenziano. Che da quasi 23 anni porta avanti la sua missione: offrire un pasto caldo a tutte le persone in difficoltà e regalare sorrisi e conforto a chiunque bussi alla porta.

La mensa dei poveri di via Canova continua a essere una certezza. È il punto di riferimento di persone sole o famiglie intere che non hanno nemmeno la possibilità di fare la spesa. Rispetto all’inizio, quando il servizio veniva garantito in via Canova e quando il pranzo veniva ritirato già pronto nelle cucine della Solaria, tante cose sono cambiate. Adesso, nella sede in via Canova, c’è una cucina attrezzata, diventata anche sostenibile, e ogni giorno i volontari, a turno, preparano un menù diverso per i loro ospiti e confezionano i pacchi per le famiglie.

L’anno appena trascorso, anche per il Gruppo di volontariato vincenziano è stato l’anno della ripartenza. «Dopo il Covid - racconta la presidente Silvana Leoni - abbiamo riaperto finalmente la mensa. Le porte si sono spalancate il 14 novembre 2021, proprio nella giornata dedicata ai poveri e da quel momento pian pian abbiamo ritrovato la normalità. Ogni giorno pranzano da noi almeno una quarantina di persone, ma per le feste siamo arrivati anche a sessanta e con l’asporto superiamo i 90 pasti quotidiani. Ma man mano che si va avanti i numeri crescono, perché la gente è sempre più povera. E sono aumentate soprattutto le famiglie: arrivano qui a prendere il pacco con il pranzo caldo e lo portano a casa». In una settimana si preparano e si offrono almeno 630 pasti, che vogliono dire 2.520 al mese. In un anno, quindi, si superano abbondantemente i 30mila.

Ma il periodo legato alla pandemia ha messo in difficoltà anche il gruppo di volontariato vincenziano. «Le spese sono state tante - dice Silvana Leoni -: i contenitori monouso costavano e ci siamo dovuti completamente riorganizzare anche in cucina. E poi ci sono stati gli aumenti di tutte le utenze e abbiamo dovuto faticare per riuscire a pagare tutto. Per fortuna c’è la solidarietà. E quindi gli eventi e le iniziative organizzati per dare una mano a chi opera nel mondo del volontariato. L’11 dicembre scorso, per esempio, al Felix Olbia Hotel, siamo state beneficiarie del progetto “A cena con Grazia” (che ha fatto tappa in 4 città), nato dall’idea dello chef Vitalia Scano e di Gilberto Arru, enogastronomo e presidente dell’Associazione Stelle del Sud». Un’iniziativa dedicata a Grazia Deledda, che amava tanto cucinare e che nei suoi libri ha raccontato molto della tradizione enogastronomica sarda. E infatti il ristoratore olianese Vincenzo Palimodde, che ha ideato l’intero menù, si ispirato alle opere di “Graziedda”, nelle quali sono state citate le portate che lo componevano.

«Quella è stata un’occasione che ci ha consentito di raccogliere fondi per la nostra missione, a cui si aggiungono il supporto e gli aiuti costanti della Geasar, della ditta Calvisi e di Nieddu. Oltre ai Conad di via Galvani, via Vittorio Veneto e via Barcellona che tutti i giorni ci consegnano la merce vicina alla scadenza. E poi ci sono tanti donatori, anche singoli cittadini, che ci dimostrano costantemente la loro generosità. Bisogna sempre pensare che la vita si può stravolgere da un momento all’altro - prosegue Silvana Leoni - e tutti dobbiamo essere corresponsabili. Ci troviamo spesso di fronte persone che stavano bene e che vivevano più che dignitosamente e che ora hanno un disperato bisogno di aiuto». Importante, per il Gruppo di volontariato vincenziano, anche operare in sinergia con altre associazioni. «Noi abbiamo stretto una collaborazione molto forte con Libere Energie di Ginetto Mattana che si occupa dei senza tetto - chiude la presidente -. E ci era stato anche approvato il progetto “No alla discriminazione”. Quindi siamo partiti, ma non ci sono mai arrivati i contributi e abbiamo dovuto mettere i soldi di tasca. Vorrei infine ringraziare gli studenti dell’istituto Deffenu che per Natale hanno organizzato una raccolta di viveri divisa poi tra noi e l’associazione Arcobaleno di don Raffatellu».

Il gruppo di volontariato vincenziano, che scende in campo ogni giorno senza conoscere pause, è composto da una quarantina di volontari. E tutti donano il loro tempo per essere sempre al fianco dei poveri.

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