La Nuova Sardegna

Olbia

Pace fiscale

Olbia, ok alla mini sanatoria per Imu e Tari ma il debito con il Comune resta

di Serena Lullia
Olbia, ok alla mini sanatoria per Imu e Tari ma il debito con il Comune resta

La rottamazione delle cartelle emesse tra il 2010 e il 2015 riguarda solo more e interessi

31 gennaio 2023
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Olbia Via libera alla rottamazione delle cartelle Imu e Tari con la benedizione del Comune. L’amministrazione guidata dal sindaco, Settimo Nizzi, aderisce alla mini sanatoria del Governo Meloni e accetta di non incassare una fetta delle risorse che le spetterebbero.

Mini sanatoria La manovra finanziaria approvata alla fine dello scorso anno ha stabilito una pace fiscale parziale per i cittadini che non hanno pagato le tasse sugli immobili e per il servizio di nettezza urbana. Si tratta dei mancati versamenti fino a 1000 euro, trasformati in cartelle esattoriali emesse tra il primo gennaio 2010 e il 31 dicembre 2015. Attenzione però. Nessuno cada nell’errore di pensare di non dovere più un solo euro al Comune.

Il debito rimane La quota originale per la tassa sugli immobili e sui rifiuti resta comunque da pagare, semplicemente viene alleggerita da more e interessi. Zavorre che ne hanno fatto lievitare l’importo finale nel corso degli anni. L’ultima rottamazione delle cartelle dei tributi locali, che riguardava però la cancellazione totale del debito per un periodo di dieci anni, era costata al Comune di Olbia 10 milioni di euro di mancati introiti.

Il fronte del no In Italia molti comuni hanno scelto di non rinunciare a incassare la cifra completa di Imu e Tari non versata dai cittadini. Risorse considerate preziose per far quadrare i bilanci. Una decisione anche etica, dettata dalla volontà di non voler premiare i furbetti umiliando invece gli onesti cittadini, svizzeri nel pagare i tributi locali. Motivi per cui, come previsto dalla legge, hanno deliberato in consiglio comunale di non accettare la sanatoria governativa. Tra questi Roma e Milano. La Capitale, aderendo alla rottamazione, avrebbe dovuto rinunciare a 60 milioni di euro.

Lo stralcio olbiese Olbia ha scelto invece di sposare lo stralcio delle cartelle 2010-15 anche se gli uffici non sono riusciti a determinare a quanti soldi l’ente rinuncia. In mancanza di una delibera dell’assemblea cittadina la rottamazione di more e interessi si applica in automatico. Come spiega l’assessore al Bilancio, Alessandro Fiorentino. «Noi abbiamo deciso di aderire a quanto stabilito dal Governo – dice l’esponente dei Riformatori che tiene nelle mani il portafogli del Comune –, rinunciando a more e interessi. I cittadini dovranno comunque pagare il debito iniziale per Imu e Tari». L’amministrazione respinge l’accusa che si tratti di un favore agli evasori e di un torto agli onesti. «Politicamente io sono favorevole a questo tipo di sanatoria – sottolinea Fiorentino –. Parliamo di cartelle non altissime, cioè non di 10 o 20 mila euro, ma massimo di mille euro. A parte i furbi che ci sono sempre, credo che la gran parte dei contribuenti non abbia pagato perché non potesse in quel momento. In più, aggiungendosi sanzioni e interessi, il debito è cresciuto in modo importante. Credo che questa possa essere una occasione per i cittadini di regolarizzare la loro posizione e li invito a farlo. E per l’ente di incassare qualche utile soldo».

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