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Caro insegne a Olbia: sospesa la prima maxi multa

di Serena Lullia

	La protesta con le insegne coperte da sacchi neri 
La protesta con le insegne coperte da sacchi neri 

Aumentano i ricorsi al Giudice di pace per contestare le sanzioni dell’Aspo

05 aprile 2023
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Olbia Sulla scrivania dell’avvocato Alessandro Lupacciolu crescono i fascicoli con i ricorsi per le super sanzioni delle insegne. Il primo è stato accolto e sono stati sospesi i termini di pagamento della maxi multa fatta dall’Aspo, la municipalizzata comunale. Altri ricorsi stanno per essere depositati e si basano tutti su presunti errori nelle sanzioni che, secondo il legale, comporterebbero la nullità e l’annullabilità.

A rivolgersi all’avvocato Lupacciolu piccoli imprenditori a cui le multe dell’Aspo rischiano di tagliare le gambe. Come il caso di una piccola attività che si è vista notificare una multa per il mancato pagamento del canone unico patrimoniale che arriva a 30mila euro. Un macigno che rischia di farla chiudere.

Visto con gli occhi dei legali l’accoglimento del ricorso è già una buona notizia. Il giudice di pace avrebbe potuto rigettarlo immediatamente. Ha deciso invece di accoglierlo sospendendo così i termini di pagamento della sanzione e fissando l’udienza per la discussione nel merito alla fine di giugno.

La contestazione non è sul canone unico patrimoniale. Quelle tariffe, seppure triplicate rispetto al passato, sono un dato di fatto. La giunta comunale le ha approvate con una regolare delibera aggiornando il prezzario delle insegne alla legge nazionale. L’Aspo è incaricata di applicarle e vigilare. Sono le modalità con cui sono state notificate le multe che le rendono a rischio annullamento. Ma non tutti hanno possibilità di essere seguiti dallo studio legale.

La prima cosa che ogni commerciante e imprenditore deve verificare è che non siano trascorsi 60 giorni dalla notifica della sanzione. E che non sia stato avviato il pagamento attraverso la rateizzazione. Il problema comincia a materializzarsi quando a metà gennaio imprenditori e commercianti ricevono le notifiche dell’Aspo. All’interno le multe per non aver rinnovato il pagamento delle insegne adeguandolo alle nuove tariffe. Il caso diventa anche politico.

Il gruppo consiliare del Partito democratico solleva la questione e denuncia maggiorazioni anche del 150 per cento su importi irrisori. I consiglieri dem ritengono che in molti casi e in modo particolare per le vetrofanie con ampie metrature sia stato applicato un errato conteggio della sanzione, partendo dal presupposto che l'illecito sia stato commesso dal 1 gennaio e non 30 giorni prima. Un incontro del sindaco, Settimo Nizzi, con il tavolo delle associazioni, conferma la volontà di andare avanti sottolineando come le sanzioni non siano altro che la conseguenza del mancato pagamento del canone unico patrimoniale. I democratici chiedono la convocazione congiunta delle commissioni Attività produttive, Urbanistica e Bilancio ma non ottengono risposta. Da qui la richiesta di un Consiglio ad hoc.

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