La Nuova Sardegna

Olbia

Tribunale

Tentò di violentare la colf nella sua villa di Porto Cervo: condannato a due anni e tre mesi

di Tiziana Simula
Tentò di violentare la colf nella sua villa di Porto Cervo: condannato a due anni e tre mesi

Nel 2012 Alfredo Pozzi entrò nella stanza della donna e la aggredì

14 aprile 2023
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Porto Cervo Rientrato a casa alle 3 del mattino dopo una serata trascorsa con gli amici a fare festa in un locale della Costa Smeralda, Alfredo Maria Pozzi, commerciante di Aversa, la cui famiglia aveva una villa a Porto Cervo, si era infilato nella camera da letto della colf e, dopo averle strappato di dosso la camicia da notte, aveva tentato di abusare di lei. L’aveva colpita con calci e pugni mentre lei urlava e si divincolava per allontanarlo. La donna era riuscita a fuggire ed era stata soccorsa, ferita e sotto choc, da una pattuglia di vigilantes del Consorzio Costa Smeralda, mentre lui era stato arrestato dai carabinieri con l’accusa di violenza sessuale e messo ai domiciliari.

I fatti risalgono al 2012.

Ieri Alfredo Maria Pozzi, difeso dall’avvocato Agostinangelo Marras, è stato condannato a 2 anni e tre mesi di reclusione per tentata violenza sessuale. Il pubblico ministero aveva chiesto una condanna a 3 anni e quattro mesi. Il collegio – presidente Caterina Interlandi – ha derubricato il reato da violenza sessuale a tentata violenza sessuale riducendo, pertanto, anche la pena. La donna era costituita parte civile con l’avvocato Ivano Iai.

Tutto era accaduto nel cuore della notte quando, l’uomo, rientrato a casa evidentemente su di giri dopo aver bevuto e fatto festa con gli amici, si era intrufolato nella stanza dove dormiva la domestica. Le aveva strappato di dosso la camicia da notte e cercato di sfilarle gli slip, ma lei aveva cominciato subito ad urlare e a respingerlo. L’ immediata reazione della governante, aveva scatenato la furia del commerciante che l’aveva aggredita, colpendola con schiaffi e calci e stringendole le mani al collo. Lei, era riuscita a fuggire, rifugiandosi prima nella camera da letto della madre di Pozzi, e poi allontanandosi di casa. Era stata trovata mentre camminava per strada, sanguinante e sconvolta, e soccorsa dagli operatori del 118 che l’avevano trasportata in ospedale. I militari, dopo aver ricevuto la denuncia della vittima e interrogato alcune persone, avevano arrestato l’uomo.
 

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