La Nuova Sardegna

Olbia

Tribunale

Processo Grillo jr, la psicologa «Ragazza incapace di dire no»


	La psicologa Cinzia Piredda
La psicologa Cinzia Piredda

La perizia. Sentita in tribunale la consulente della Procura

12 maggio 2023
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Tempio «Dal colloquio e dalla descrizione dei fatti emerge la difficoltà della ragazza ad esprimere la propria volontà e a rispondere con un no alle richieste altrui». È uno dei passaggi contenuti nella relazione – confermata ieri in aula – redatta dalla psicologa Cinzia Piredda (citata come teste sia dall’accusa che dalla difesa), che aveva partecipato il 17 febbraio 2020 all’audizione in Procura della studentessa italo norvegese che ha accusato Ciro Grillo e i suoi amici di violenza sessuale di gruppo.

È stata la sua deposizione, il fulcro della nuova udienza a porte chiuse che si celebra nel tribunale di Tempio e che vede imputati il figlio di Beppe Grillo e i suoi tre amici Edoardo Capitta, Vittorio Lauria e Francesco Corsiglia. Alla professionista, la Procura aveva posto un quesito. Aveva chiesto di valutare “modalità e meccanismi di elaborazione e rievocazione dei ricordi” della ragazza, soprattutto in relazione alla notte tra il 16 e il 17 luglio 2019 quando la giovane, secondo la sua denuncia, subì la violenza sessuale di gruppo nella villetta di proprietà della famiglia Grillo, a Porto Cervo.

Rispondendo alle domande delle parti, la psicologa ha ripercorso davanti al collegio presieduto da Marco Contu, i risultati della sua analisi, compiuta analizzando due testimonianze della ragazza, oggi 22enne, una davanti ai carabinieri e una davanti al magistrato. Dall’analisi sarebbe emersa, la difficoltà a far valere la propria opposizione davanti a richieste che non vuole assecondare. Difficoltà emerse in specifici episodi raccontati durante le audizioni dalla giovane. Il suo racconto, particolarmente dettagliato su alcuni momenti della serata e sulla presunta violenza subita, molto meno su fatti accaduti prima e dopo, è stato definito congruo dal punto di vista emotivo con gli argomenti narrati. Ma prima che la psicologa venisse sentita in aula, c’è stata una dura opposizione – contrastata dalla difesa – da parte dell’avvocato Dario Romano, dello studio Bongiorno, difensore di parte civile, il quale ha chiesto al collegio che non venisse sentita. L’avvocato si è anche opposto alla presenza in aula del consulente psicologo della difesa. Il collegio ha, dunque, sospeso l’udienza e al termine della camera di consiglio durata quasi un’ora, ha invece ammesso entrambi e si è quindi proceduto con l’esame della consulente.

L’udienza si è aperta con la continuazione del controesame di Alex Cerato (la volta precedente era stato sentito per ben 7 ore), amico d’infanzia della ragazza.

La giovane verrà sentita in aula in autunno.

«Abbiamo fatto un passo avanti verso la verità. Anche la consulenza ha confermato che il racconto della ragazza era congruo, le reazioni emotive congrue, la capacità di memoria buona», ha detto l’avvocato Romano al termine dell’udienza. Il processo proseguirà il 29 maggio.

Il collegio difensivo è composto dagli avvocati Ernesto Monteverde, Mariano Mameli, Antonella Cuccureddu, Gennaro Velle, Andrea Vernazza, Sandro Vaccaro, Enrico Grillo.
 

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