L’annuncio

A Olbia il 2024 sarà “anno simpliciano”: il vescovo apre le celebrazioni


	Le celebrazioni per San Simplicio 
Le celebrazioni per San Simplicio 

Per i 1720 anni del martirio del patrono della Gallura ci saranno eventi, convegni e manifestazioni

16 maggio 2023
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Olbia Ha quasi del sorprendente, in senso positivo, la folla che il 15 maggio ha seguito passo passo la processione di San Simplicio per la città. Prima ancora degli organizzatori, a dirlo sono stati i cittadini stessi. Migliaia tra fedeli, curiosi, affezionati alla festa, olbiesi ma anche da diverse parti dell'isola si sono fatti trovare all'appuntamento con l'evento dell'anno.

La festa del santo patrono che diventa festa di tutta la città e oltre. Con la lunga processione di gruppi folk e della statua di San Simplicio, arricchita di rose e corone di fiori, culminata col rientro in basilica e i colori del tramonto annuvolato. La giornata però è iniziata molto prima. Alle luci dell'alba, la diana con la banda musicale Felicino Mibelli ha attraversato in lungo e in largo le strade e i quartieri olbiesi. A metà mattinata è arrivata in piazzetta Santa Croce, presso la chiesa di San Paolo. Lì per accogliere il vescovo della Diocesi di Tempio-Ampurias monsignor Sebastiano Sanguinetti accompagnato sino al piazzale della basilica per la messa solenne, con canti liturgici affidati al coro Lorenzo Perosi di Olbia.

La processione, nel pomeriggio, si è fatta largo nelle principali arterie della città. Accompagnata dalla banda Mibelli di Olbia e dalla banda Demuro di Berchidda, era composta dai seguenti gruppi folk in sfilata (che poi di sera si sono presentati nella rassegna regionale del folklore): Assemini, Buddusò, Berchidda, Calangianus, Luogosanto, Monti, Nuoro, Olbia, Oniferi, Padru, Sa Castanza, Sennori, Simaxis, Settimo San Pietro, Torpè, Telti, Trinità, Usini, il Coro di Loiri, Coro Sos Astores. Migliaia di persone, si diceva, hanno omaggiato la giornata sacra ma dal grande valore anche per la società civile, riversandosi sulle strade al passaggio della processione. La statua del santo, tenuta ora dal gruppo folk di casa e ora dalle forze dell’ordine, ha infine fatto rientro dopo aver attraversato il Corso.

Riavvolgendo il nastro, l’omelia del vescovo Sanguinetti è stata un punto di svolta della giornata e non solo per i fedeli. L’autorità ecclesiastica, infatti, ha annunciato una serie di grandi celebrazioni che ricoprirà la città lungo tutto il 2024. Simplicio, diventato poi santo e patrono, è morto nel 304: ricadono dunque i 1720 anni dall’evento. A Olbia sarà “anno simpliciano”. Al parroco della basilica, don Antonio Tamponi, spetterà la direzione di eventi, celebrazioni, appuntamenti per ricordare la figura del protovescovo da un punto di vista non solo teologico. La notizia è arrivata a seguito del plauso di monsignor Sanguinetti rivolto alle scuole della città, che insieme alla diocesi e all’assessorato comunale alla Cultura sono protagoniste di un progetto che tra pochi giorni le vedrà partecipare alla marcia della pace ad Assisi.

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