La Nuova Sardegna

Olbia

Nuovo regolamento comunale

Luras, S'ozzastru testimone di nozze

di Pietro Zannoni
Luras, S'ozzastru testimone di nozze

Matrimoni e unioni civili saranno possibili anche accanto all'albero millenario

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Luras Ci si potrà sposare ai piedi dell’olivastro di Santu Baltolu oltre che davanti al dolmen Ladas e o nei palazzi signorili Depperu e Tamponi Perantoni. Giorni fa, il consiglio comunale di Luras ha approvato il regolamento per la celebrazione dei matrimoni e delle unioni civili. «Grazie all’approvazione del nuovo regolamento – spiega il sindaco Mauro Azzena –, finalmente ci si potrà sposare in angoli incantevoli del nostro comune immersi nel nostro parco degli olivastri millenari, nel granitico o nello spettacolare paesaggio del dolmen Ladas come, nei caratteristici signorili ambienti dei palazzi Depperu e Tamponi-Perantoni. Siamo fermamente convinti che tale decisione avrà ricadute positive su tutta la filiera che riguarda le cerimonie: dall’accoglienza, alle tradizioni del territorio, passando poi per la pasticceria e la floricoltura. Tale scelta ci consente anche di valorizzare, promuovere e far conoscere le nostre meraviglie naturalistiche, archeologiche e architettoniche utilizzando una chiave nuova , in un settore in continua e costante crescita». Azzena afferma che si vuole dare «un nuovo impulso al tessuto economico del nostro paese, che oggi più che mai necessita di stimoli e risorse per essere competitivo sul mercato turistico e non solo. Siamo convinti che l’atmosfera che si creerà nel vivere uno dei giorno più significativi della propria vita ai piedi dell’essere vivente più longevo e maestoso d’Europa non può che essere un ottimo auspicio e un ottimo inizio di una vita insieme: dalla forza e rigogliosità di tale albero i novelli sposi non ne potranno che trarre forza. Un ringraziamento è doveroso agli uffici comunali, il cui contributo è stato decisivo per la stesura del regolamento». Di reente, l’olivastro di Santu Baltolu, che per alcuni vanta ben 4 mila anni di vita, è stato visitato, presenti gli amministratori, dal botanico spagnolo Bernabè Moya, dal professor Ignazio Camarda e del botanico Antonello Falqui, conosciuto come il medico dell’olivastro. I tre studiosi da anni monitorano lo stato di salute di S’ozzastru. Urgente proteggere, curare e ascoltare il prezioso gioiello naturalistico. Alcuni interventi vanno fatti nell’immediato, altri necessitano di maggior approfondimento.
 

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