La Maddalena, camper selvaggio sul mare: «Rifiuti e rischio di incendi»
Preoccupazione per i bivacchi senza regole, in particolare all’Isuleddu di fronte a Caprera
La Maddalena Che c’è di meglio della possibilità di bivaccare liberamente col camper in riva al mare, con tanto di tettoia e tavolo apparecchiato dove rifocillarsi, magari facendo il barbecue e guardando le acque smeraldo che bagnano spiagge e spiaggette del meraviglioso arcipelago maddalenino? I camperisti di questa lunga coda dell’estate che hanno scelto La Maddalena per le loro vacanze, per lo più stranieri, avranno molto da raccontare al rientro a casa. Una delle loro zone preferite e quella dell’Isuleddu, e in particolare Capocchia du purpu, di fronte all’isola di Caprera. Ma se loro se la godono, altri pensano ai rischi.
La presenza incontrollata di camper, lì e in altre zone dell’isola dove non è consentito il campeggio, desta preoccupazione. In particolare tra i volontari che con grande impegno cercano di liberare il territorio dai rifiuti, un lavoro senza fine. «Nell’ultimo anno e mezzo – spiegano ad esempio dall’associazione “Un arcipelago senza plastica” – siamo intervenuti da quelle parti almeno sette volte, portando via quintali di spazzatura. Qualcuno, tra quelli che frequentano quelle zone, trova evidentemente più comodo liberarsi dei rifiuti gettandoli dietro i macchioni».
Non solo rifiuti: c’è anche il rischio incendi. Come dimostra la tragedia di fine agosto a Olbia, in cui ha perso la vita un bimbo di dieci anni, il campeggio senza regole comporta gravi rischi. Nell’estate 2022, del resto, ricordano i volontari, l’allarme lanciato da uno di loro aveva consentito alla forestale di intervenire giusto in tempo per spegnere il rogo che minacciava la zona davanti a Caprera, fiamme che si sospetta partite da un bivacco. Le regole vanno fatte rispettare, è il suggerimento indiretto di chi solleva il problema. Per salvaguardare l’ambiente e prevenire disastri.