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Sviluppo

Fondi Pnrr, il consigliere Pd Stefano Spada: «A Olbia 11 milioni in meno» Il Comune: «Atti vincolanti»

di Serena Lullia

	Il palazzo ex Scolastico oggi sede del Comune 
Il palazzo ex Scolastico oggi sede del Comune 

Il taglio del governo Meloni potrebbe incidere pesantemente sui progetti del futuro della città

16 novembre 2023
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Olbia Il forbicione sui fondi del Pnrr pesa sul futuro dei progetti della città. Un timore diffuso in tutta Italia dopo la decisione del governo Meloni di chiedere all’Europa di rimodulare le risorse. «L’interrogazione del gruppo del Partito democratico nasce dalla preoccupazione dettata dalle nuove disposizioni del Governo di definanziare alcune misure del Pnrr che si tradurranno in un inevitabile taglio di progetti – spiega il primo firmatario dell’interrogazione, il consigliere Pd Stefano Spada –. Tutti conosciamo l’importanza del Pnrr, fondo straordinario dell’Ue che supporta e aiuta i paesi a riprendersi dai danni economici della pandemia. Secondo le informazioni che ci arrivano dalla commissione Bilancio della Camera dei deputati, grazie all’onorevole Silvio Lai che ci ha messo a disposizione i documenti, per Olbia si profila un taglio di 11 milioni 200mila euro. In particolare i tagli riguardano le misure della Transizione ecologica e l’Inclusione sociale».

Spada dà qualche numero anche su altri comuni della Sardegna che potrebbero essere interessati da questi tagli. Quattro progetti ad Alghero per oltre 9 milioni, 62 milioni per Cagliari, 22 per Sassari, 23 per Tempio. «Con questa interrogazione vorremo capire che notizie ha il Comune in tal senso e come pensa eventualmente di gestire questo taglio».

Prova a diffondere serenità sul tema che ha messo in allerta tutti i comuni d’Italia la responsabile del settore che si occupa di pianificare i fondi europei, Gianna Masu. «In questo momento siamo beneficiari diretti di 20 interventi Pnrr – spiega – per i quali sono stati assunti impegni giuridicamente vincolanti. Giusto il timore di chi fa l’interrogazione, questo alert locale, ma bisogna chiarire che siamo all’interno di una programmazione europea, con una base giuridica nuova: rispondiamo infatti a tre livelli di controllo, il più importante è la procura penale europea. Nel mese di luglio il Governo ha presentato la rimodulazione dei fondi Pnrr in consiglio dei ministri, poi in Parlamento e infine l’ha portata in commissione europea dove è ferma. Vedremo quindi come deciderà la commissione sulla rimodulazione la commissione. Noi abbiamo sottoscritto per tutti i progetti atti di obbligo, impegni giuridicamente vincolanti: prima della dismissione di quegli impegni ci devono essere valutazioni europee, nazionali e regionali».

Masu garantisce anche sul progetto del nuovo asilo che secondo le informazioni del Pd, sarebbe uno dei primo progetti destinati a cadere sotto la scure del Governo «come ci è stato detto in commissione Urbanistica», chiarisce la capogruppo Pd, Ivana Russu. «Per i due asili nido sono stati già aggiudicati i lavori, stipulato il contratto e dato l’incarico per il progetto definitivo», assicura l’assessore alla Pubblica Istruzione Sabrina Serra.

Replica il consigliere Spada: «Non si tratta di un alert a livello locale, ma nazionale. La nostra richiesta di informazioni non è un atto polemico. Tutti teniamo ai progetti per la città».

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