Processo Grillo, la vittima della presunta violenza sessuale al controesame dei legali degli imputati
L’avvocato Dario Romano che rappresenta la giovane assieme a Giulia Bongiorno sottolinea il dolore del racconto, l’avvocata Antonella Cuccureddu che difende uno degli accusati rileva contraddizioni nella ricostruzione dei fatti
Tempio E’ ripreso oggi, mercoledì 13 dicembre, nel tribunale di Tempio il processo a carico di Ciro Grillo e dei suoi tre amici genovesi Edoardo Capitta, Francesco Corsiglia e Vittorio Lauria accusati di violenza sessuale di gruppo. In aula è tornata per la terza volta la ragazza italo norvegese, oggi 23enne, principale accusatrice degli imputati. E’ continuato il controesame da parte dell’avvocata di uno dei ragazzi sotto accusa. Si è entrati nel vivo della ricostruzione di quanto accaduto nella notte tra il 16 e 17 luglio 2020 nella casa di Beppe Grillo a Porto Cervo, quando, secondo le accuse, la ragazza sarebbe stata stuprata, dopo essere stata costretta a bere. L’avvocato che rappresenta la giovane, assieme a Giulia Bongiorno, Dario Romano, alla fine dell’udienza ha detto che la ragazza ha risposto a tutte le domande «con ricordi puntuali e drammaticamente dolorosi». L’avvocata di Francesco Corsiglia, Antonella Cuccureddu, a fine udienza si è soffermata su alcune contraddizioni nel racconto della giovane fra quanto era stato dichiarato durante le indagini e quanto è emerso nella ricostruzione dei fatti riproposta in udienza.