Il dramma del piccolo Yuri, la famiglia rilancia la raccolta fondi: «Aiutateci ad andare avanti»
Oristano, il messaggio di Valentino Mura, padre del bambino cieco e sordo ricoverato al Gemelli: «Io non percepisco nulla, abbiamo altri due figli, ringrazierò ogni sostegno»
«Mi chiamo Valentino padre di Yuri un bambino con gravi patologie neurologiche che viene alimentato da una sonda PEG nello stomaco io impossibilitato a lavorare per via di una trombosi e infarto polmonare tutt ora in terapia e nn percepisco nulla perché la percentuale e al 60% con altri due bimbi siamo entrati nel baratro e ringrazierò ogni sostegno»: il messaggio è chiaro. Riflette una situazione drammatica, quella nella quale si trova la famiglia del piccolo Yuri Mura, nato a Oristano il 2 febbraio 2025. Queste poche righe accompagnano una raccolta fondi lanciata da Valentino e Sara sulla piattaforma gofundme. L’obiettivo di 1.800 euro, quasi vicino a essere raggiunto, potrebbe comunque non bastare.
La storia è quella di una vita appesa al filo: subito dopo la nascita, il piccolo viene trasferito al Policlinico di Monserrato in condizioni gravissime. I medici riscontrano lesioni cerebrali dovute a un arresto cardiaco per mancanza di ossigenazione durante il parto. Le conseguenze sono drammatiche e permanenti: Yuri è sordo e cieco, costretto a nutrirsi tramite una cannula direttamente collegata allo stomaco, con danni cerebrali che dovranno essere accertati e monitorati durante la crescita. A causa di un recente aggravamento delle condizioni, il piccolo è attualmente ricoverato all’ospedale Gemelli di Roma.
Mentre affronta l’angoscia per la salute del piccolo, la famiglia Mura si trova a fronteggiare anche una gravissima emergenza abitativa. Padre e madre hanno ricevuto un avviso di sfratto e il Comune non è ancora riuscito a trovare una soluzione abitativa per la famiglia, che teme di ritrovarsi presto in mezzo alla strada. La situazione economica è precaria. Il padre Valentino faceva il cuoco prima che una trombosi lo rendesse invalido. La madre, Sara, al momento non lavora. La loro dignità emerge nelle parole di Valentino: «Non chiedo nulla per me, ma solo per i miei figli». Per capire la gravità (anche economica) della situazione: quando Yuri è stato trasferito al Gemelli, mamma Sara lo ha accompagnato sull’elicottero dell’Areus e si è ritrovata a Roma senza soldi per poter tornare nell’isola. In quel caso, ad aiutarla, è stato l’avvocato. Adesso è arrivata questa raccolta fondi per riuscire a tirare avanti e per stare al fianco del piccolo Yuri, che lotta ogni giorno per vivere.
