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Olbia, Monia Loddo: «Chiudo l’edicola di famiglia in via Vittorio Veneto» – VIDEO

di Serena Lullia

	L'edicolante Monia Loddo 
L'edicolante Monia Loddo 

La 32enne abbassa la saracinesca: «Impossibile lavorare per pagare le tasse»

23 dicembre 2023
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Olbia Si è nutrita del profumo della carta sin da bambina. È cresciuta in quel luogo magico fatto di giornali, riviste, giochi per bambini, figurine. Un’ isola dei balocchi in miniatura. Ma l’incantesimo si spezzerà domani, vigilia di Natale. Monia Loddo, alla guida dell’edicola di famiglia, venderà i suoi ultimi giornali regalando, come sempre, un sorriso ai suoi clienti. Il chiosco di via Vittorio Veneto abbassa le saracinesche. Un’altra vittima del mondo digitale che corre vorace e deglutisce tutto ciò che non tiene il passo dinamico della tecnologia.

Monia ha 32 anni e il sorriso di chi è cresciuta dietro il bancone. Ha aspettato gli ultimi giorni prima della chiusura per dire che quello sarà l’ultimo per la sua edicola. Ma lo fa con una grazia e una serenità che quasi i clienti non capiscono che il suo non è un arrivederci ma un addio. Nelle sue parole c’è tutto l’affetto di chi considera ognuno di loro un pezzo di famiglia. «Il contatto con le persone, le chiacchierate con loro saranno la cosa che mi mancherà di più - commenta Monia -. L’edicola era l’attività di famiglia. Un’impresa avviata da mio padre con mia sorella più di dieci anni fa. Per un periodo l’abbiamo data in gestione, poi l’abbiamo ripresa. Io praticamente qui ci sono cresciuta. Due anni fa, quando ho iniziato la gestione da sola, i giornali si vendevano ancora. Non si diventava ricchi ma si poteva vivere. Poi Internet ha preso il sopravvento, ma non è solo questo. Prodotti come i giochi, oltre che riviste e i giornali che prima si vendevano solo in edicola, ora li trovi anche al supermercato. Sembra quasi che chi ne gestisce la distribuzione abbia deciso di fare una selezione e tagliarci le gambe».

Ci sono poi i costi di gestione schizzati alle stelle. «Fino a due anni fa pagavo di suolo pubblico al Comune 380 euro – aggiunge – Oggi 2mila 380. Così è impossibile vivere. Su un guadagno giornaliero di 200 euro, l’utile è di 30 euro. Poi c’è da pagare l’Inps, le tasse allo Stato, la Tari, la luce. Non si può lavorare per pagare le tasse». Un anno fa ha quindi cominciato a pensare che forse, vendere, sarebbe stata la scelta più giusta. «Ci ho provato fino all’ultimo a resistere, ci ho pensato bene – aggiunge _. Ho un figlio di tre anni e devo pensare soprattutto a lui. Lascio Olbia e vado a vivere ad Alghero con il mio compagno. Ricomincio con una nuova avventura nel settore del turismo. Non mi spaventano le sfide. Sono abituata ad affrontare tutto con il sorriso».

Monia ha messo in vendita la sua attività. Lei è certa che possa avere un futuro, che esista una versione 2.0 delle edicole. «La si deve riempire di contenuti nuovi, al passo con i tempi - sottolinea -. Un esempio? I distributori automatici di bibite all’esterno. Ma servono investimenti che io non posso fare». Il suo ultimo pensiero da dietro al bancone è per i suoi clienti. «Per quelli storici ma anche per quelli di passaggio che in questi anni ho potuto servire. Ringrazio ognuno di loro e auguro a tutti di passare un buon Natale. E che sia un 2024 migliore per tutti».

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