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Olbia, guerra sui costi della concessione: al Tar la Regione batte la Marina di Portisco

di Giandomenico Mele

	La Marina di Portisco 
La Marina di Portisco 

Si attende il giudizio nel merito per capire se la società di proprietà degli americani deve pagare 180mila euro per il 2023

06 gennaio 2024
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Olbia La Regione mette a segno un colpo importante nella battaglia giudiziaria che la contrappone alla Marina di Portisco sulla quantificazione e il pagamento del canone per la concessione demaniale relativa all’annualità 2023. La società di proprietà degli americani di Igy Marinas aveva impugnato, chiedendo preliminarmente la sospensione dell’efficacia, la quantificazione e richiesta di pagamento del canone demaniale relativo all’annualità 2023.

La Regione, infatti, chiede il pagamento, pena l'applicazione degli interessi di mora, della somma di 179mila euro e del decreto direttoriale del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti del 2022, che ha applicato l'aumento del 25,15 per cento. L’ordinanza del Tar ha accolto le ragioni di viale Trento e respinto la richiesta di Marina di Portisco, respingendo l’istanza cautelare e la sospensione dell’efficacia del provvedimento, dal momento che ritiene non sussistano i presupposti per la concessione dell’invocata misura cautelare. Marina di Portisco Spa aveva già ottenuto la sospensione del pagamento del canone di concessione demaniale di 153 mila euro dovuto per il 2017 all’Agenzia del Demanio. Ma soprattutto la società, allora di Invitalia, aveva scongiurato, sempre temporaneamente, la possibilità che la Direzione generale del Demanio, come prospettato, avviasse il procedimento per la decadenza della concessione per il porto turistico.

La Marina di Portisco Spa aveva presentato ricorso contro l’Agenzia del Demanio per l’annullamento, previa sospensione dell’efficacia, del provvedimento della Regione - Direzione generale Enti locali e Finanze, Servizio demanio e patrimonio e autonomie locali di Nuoro e Olbia-Tempio - avente ad oggetto “Comune di Olbia-Località Portisco: Approdo turistico. Canone 2017”, con cui si dava comunicazione dell'emissione dell'ordine di introito per il pagamento del canone demaniale relativo all'annualità 2017 e veniva richiesto il pagamento, pena l'applicazione degli interessi di mora, della somma di 153.617 euro, nonché di tutti gli atti anteriori, presupposti, preparatori, consequenziali, comunque connessi e finalizzati all'adozione del provvedimento impugnato anche se non conosciuti dalla società ricorrente. La Marina di Portisco all’epoca aveva contestato i “criteri” di determinazione del canone correlato all’utilizzo dei beni oggetto di concessione, considerato il rilevante importo concernente il ricomputo della somma da corrispondere quale canone. La pronuncia del Tar dello scorso dicembre, invece, sembrerebbe ribaltare le ragioni della società, in attesa di stabilire nel merito se la somma di 179 mila euro del 2023 sia effettivamente dovuta.

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