La mensa dei poveri di Olbia si riempie: molti i giovani a tavola
Il gruppo di volontariato vincenziano spalanca le porte ai nuovi arrivati. La storia di Maria e Francesco: «Raccolti per loro 2400 euro, un aiuto prezioso»
Olbia Non c’è un posto libero, alla mensa dei poveri di via Canova. E tutti gli ospiti, di fronte a gentilezza e sorrisi, sono seduti davanti ai piatti fumanti. Non è cambiato nulla. Il volto dell’indigenza e della miseria è sempre più triste. Ci sono anche molti giovani, a tavola. E le famiglie arrivano in punta di piedi e portano il pranzo a casa per i loro bambini. Il gruppo di volontariato vincenziano guidato da Silvana Leoni ha iniziato il 2024 anno spalancando le porte della mensa anche a nuovi arrivati. Che si aggiungono a un elenco che sembra non avere una fine. Ma questa è la missione da portare avanti, con la consapevolezza che di fronte alla generosità si regalano speranza e sorrisi a chi soffre.
«Il caso di Maria e del suo bambino, Francesco, sono la conferma. Quando è stata raccontata la loro storia, tante persone di buon cuore si sono mobilitate. È arrivato un carico di giocattoli per Francesco e poi è stata raccolta una somma di denaro. Circa 2400 euro, che consentiranno a Maria di andare avanti. Il reddito di cittadinanza le è stato infatti sospeso e in attesa di poterlo riottenere, i soldi donati saranno un aiuto prezioso. Che si aggiunge ai viveri e agli altri aiuti che il nostro gruppo di volontariato le offre costantemente. Ma Maria e Francesco sono una goccia nell’oceano di povertà - dice Silvana Leoni -. Ci sono tantissime persone che vivono in condizioni di disagio estremo, che non riescono a pagare le bollette, che non arrivano a fine mese. Tra loro ci sono anche famiglie che sino a qualche anno fa erano tra le più benestanti della città e alle quali abbiamo consegnato di recente anche i buoni spesa. Se il nostro è un territorio molto generoso nei confronti dei meno fortunati, è anche vero che la sensibilità emerge in modo profondo se si è a conoscenza delle situazioni. Proprio come è accaduto per Maria e Francesco. Ma nell’ombra, nascosti e silenziosi, ci sono tanti altri poveri. Molti dei quali si rivolgono a noi anche perché non riescono nemmeno a pagarsi i farmaci».
Nel 2023 la mensa dei poveri ha servito più di 30mila pasti e probabilmente quest’anno il numero aumenterà ancora. L’assessorato ai Servizi Sociali, il gruppo di volontariato vincenziano e tante altre associazioni continuano infatti a ripetere che a Olbia c’è un grande bisogno di aiuto. «E la cosa più bella è regalare un po’ di felicità a chi l’ha persa - prosegue Silvana Leoni -. Abbiamo visto persone piangere dalla gioia di fronte a un bonifico di 500 euro. E tutto questo ti tocca il cuore». I pranzi di Natale, di Capodanno e dell’Epifania sono stati un successo. In quel clima festoso qualcuno ha annunciato anche di aver trovato un lavoro. Come Gianni, nome di fantasia, che ora - dopo tanto tempo senza occupazione - fa il muratore in una piccola impresa, anche se per il momento dovrà ancora essere un ospite della mensa e del vicino dormitorio. Gli amici che lo circondano ascoltano il suo racconto. Pure loro non hanno una fissa dimora. Ma lì, nella mensa del gruppo di volontariato vincenziano, non trovano solo un pasto ogni giorno. Ma anche calore, sostegno e speranza.