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La sentenza

Olbia, coltellate in piazza Matteotti: siriano condannato

Olbia, coltellate in piazza Matteotti: siriano condannato

Era accusato di tentato omicidio, dovrà scontare tre anni e sei mesi di carcere

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Olbia Il pubblico ministero Mauro Lavra aveva chiesto per lui una condanna a sei anni e sei mesi di reclusione. Alla fine, Mohamed Ahmed Abdul, siriano, accusato di tentato omicidio aggravato dall’uso delle armi, dovrà scontare tre anni e sei mesi. È questa la condanna inflitta ieri dal gup del tribunale di Tempio Alessandro Cossu, davanti a cui è stato celebrato il processo con rito abbreviato.

Il 46enne, difeso dall’avvocato Luigi Conti del foro di Sassari, era accusato di aver accoltellato un giovane marocchino ai primi di ottobre del 2022 al culmine di una violenta lite avvenuta in piazza Matteotti. I carabinieri erano risaliti all’aggressore grazie alle immagini delle telecamere e dopo averlo cercato per tutta la notte, lo avevano rintracciato alla fermata di un pullman pronto a fuggire verso Cagliari.

Per la città si era trattato di un ennesimo episodio di violenza che aveva riportato prepotentemente alla ribalta il problema dell’ordine pubblico nel centro cittadino. Dove – nonostante tutti gli sforzi da parte delle forze dell’ordine – continuavano a registrarsi risse, spaccio, microcriminalità e vandalismo.

Ieri la conclusione del processo nei confronti dell’uomo, che si trova tuttora in carcere. Il suo difensore annuncia che ricorrerà in appello non appena saranno depositate le motivazioni della sentenza (tra 90 giorni). Davanti al giudice ha sostenuto che Mohamed Ahmed Abdul aveva agito per legittima difesa in quanto il suo avversario aveva in mano una bottiglia di vetro rotta con lui lo minacciava. Il difensore ha chiesto che il reato di tentato omicidio venisse derubricato in lesioni aggravate dall’uso dell’arma in quanto non erano stati colpiti organi vitali e le ferite riportate non erano tali da provocarne la morte – era rimasto ferito al mento e al fianco – e l’esimente della legittima difesa. (t.s.)

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