Imprese artigiane, è boom Gallura: a Olbia gli assunti crescono del 5%
A confermare il trend positivo è l’Osservatorio della Camera di commercio di Sassari
Olbia. La contrazione demografica delle imprese artigiane avvenuta nell’isola non ha riguardato il nord Sardegna. Crescono nel 2022 sia le attività, che sfiorano le 12mila unità, sia gli addetti, che raggiungono quota 26.626 e confermano un trend occupazionale positivo per il secondo anno consecutivo. È quanto emerge dai dati 2023 dell’Osservatorio delle imprese della Camera di Commercio di Sassari. In questo scenario a fare la parte del leone è soprattutto Olbia, le cui imprese e gli addetti nel 2022 crescono a ritmi da «boom economico», con 5.237 imprese artigiane (+2,3%) e 11.584 assunti (+4,9%). I dati in assoluto migliori nel contesto regionale.
«Colpisce soprattutto il dato dell’aumento del numero degli occupati, oltre quello dell’incremento del numero di aziende – spiega Giovanni Pasella, presidente della Cna Gallura –. Un dato che dimostra come, se si riesce a lavorare in modo organizzato, i risultati arrivino, soprattutto puntando sull’aspetto della formazione, che ha riflessi positivi in tutti i comparti». La contrazione demografica delle imprese artigiane avvenuta nell’isola non ha riguardato il nord Sardegna. Grazie ai risultati registrati nell’area di Olbia a fine 2022, aumentano sia le imprese che sfiorano le 12mila unità, sia gli addetti che superano quota 26mila. L’artigiano è un mestiere a forte prevalenza maschile e a basso ricambio generazionale. Il segmento delle costruzioni, in continua crescita anche grazie al «Superbonus 110», rappresenta il 40% dell’intero comparto.
Circa 10mila imprese sono ditte individuali, a conferma di un tessuto imprenditoriale composto da strutture poco complesse. Aumenta, poi, come detto, soprattutto nelle società di capitali, il numero medio di addetti: che passa da 4,8 a 5,1, il più alto tra le diverse forme giuridiche. «Chiaramente l’edilizia la fa da padrona e il dinamismo gallurese si riflette soprattutto sul segmento che riguarda gli immobili destinati al turismo: pensiamo, per fare un esempio, al ramo dell’impiantistica, noi in Gallura abbiamo 350 imprese che lavorano molto bene – sottolinea il presidente di Cna Gallura –. Emerge il consolidamento delle aziende esistenti, che decidono di incrementare i loro staff. Un dato che conosciamo, perché ce lo confermano le agenzie formative, che dimostrano come si punti all’acquisizione di competenze per chi investe sul proprio personale – spiega Pasella –. Non dimentichiamo poi il polo della nautica, che è uno di quelli dove si creano nuove aziende e porta con sé qualifiche come i tappezzieri, resinatori e altre specializzazioni in grande crescita».
Il mestiere dell’artigiano, poi, è ancora a forte prevalenza maschile; le imprese femminili rappresentano soltanto il 17% del totale, ma migliora il rapporto di genere: 555 uomini per 100 donne nel 2021, che scendono a 481 nel 2022. Il «made in Italy» parla tante lingue: 104 iscrizioni e solo una cessazione d’ufficio nel 2022, fanno salire a quota 748 le imprese guidate da titolari stranieri. Seppur di poco diminuiscono le imprese degli under 30, ma non si riduce la loro capacità di creare posti di lavoro.