La Nuova Sardegna

Olbia

Il personaggio

Dalle avventure in Asia agli stazzi galluresi: la storia dello scout tedesco con Telti nel cuore

di Dario Budroni

	Wolfgang H. Trost (a destra) in un suo viaggio in Birmania
Wolfgang H. Trost (a destra) in un suo viaggio in Birmania

Wolfgang H. Trost, attivista e uomo d’affari, è scomparso a febbraio. Arrivò in Gallura nel 1967 con undici amici: «Si innamorò del luogo e comprò una casa»

20 aprile 2024
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Telti. La prima volta che si è presentato in paese era vestito così: coltello, camicia, borraccia e fazzolettone annodato al collo. Era il 1967 e faceva lo scout. Poi le cose non sono cambiate di molto. Si vedeva lontano un miglio che Wolfgang H. Trost era uno abituato a girare il mondo. Uno che amava infilarsi nelle situazioni più strane, un tipo che la natura l’aveva sì sfidata ma senza mai peccare di presunzione. Tedesco, con case e amicizie sparse in tutto il pianeta, Wolfgang Trost si era però innamorato di Telti. E quindi via con l’acquisto di una casa: uno stazzo di un certo livello comprato e restaurato in mezzo alle campagne verdi di Taroni. Tre o quattro mesi all’anno da passare nella tranquilla Gallura e poi ancora un biglietto aereo per volare dall’altra parte del mondo, per affari, per compiere qualche impresa in montagna o magari per sostenere la causa di una minoranza etnica nel nord del Myanmar. Wolfgang Trost, classe 1947, era insomma tutto questo: un tipo da romanzo d’avventura, un attivista, un uomo con mille storie racchiuse in una. È scomparso a 77 anni lo scorso febbraio a Hong Kong. E così, nei giorni scorsi, a Telti è stata celebrata una messa in suo ricordo. Perché in paese Wolfgang era pieno di vecchi e nuovi amici. La gente gli voleva bene e lui ne voleva altrettanto a Telti e alla sua cultura.

Il teltese tedesco. Aveva vent’anni quando mise piede per la prima volta a Telti. Faceva parte di un gruppo di dodici scout tedeschi, sbarcati nell’isola per andare alla scoperta della Sardegna più arcaica. «È sempre stato un grande viaggiatore – racconta Matteo Sanna, assessore comunale e suo amico –. Lui quella volta si innamorò di Telti e così continuò a tornare in paese. Verso la fine degli anni Settanta comprò poi un bello stazzo a Taroni, con otto ettari di terra attorno. Si integrò benissimo, aveva amici di tutte le età, era uno di noi». La messa in suo ricordo è stata molto partecipata. Tanti teltesi, ma anche il fratello e diversi amici arrivati per esempio dalla Malesia, da Hong Kong, dalla Toscana e dal centro della Sardegna. Un lungo amore, quello tra lo scout e il paese gallurese, che nel 2009 culminò, durante la sagra del mirto, con la consegna da parte del Comune e della pro loco del riconoscimento Mirto dell’anno. Questa la motivazione: «È un grande e rispettoso conoscitore della nostra cultura e del nostro territorio».

In giro per il mondo. Un po’ di mesi all’anno Wolfgang H. Trost li passava dunque a Telti. Poi c’era tutto un mondo da scoprire. Era in qualche modo un uomo d’affari, visto che lavorava per la più importante agenzia di vendita di seta e di abbigliamento in generale con base a Hong Kong. Poi aveva case dappertutto, in Thailandia, in Perù, ovviamente a Hong Kong e anche sulle Alpi. Non proprio uno qualunque, insomma. Era un viaggiatore incallito e un grande amante dell’avventura. Negli anni Ottanta finì sul passo delle Tre Pagode, al confine tra la Thailandia e la Birmania, e anche nello stato Shan. Ed è proprio in Birmania, o Myanmar, che Wolfgang H. Trost si interessò alla causa del popolo Kachin, una minoranza etnica schiacciata con la forza dai governi militari. Divenne un loro sostenitore e finanziò in maniera importante la loro difficile causa. Tanto che, alla morte di Wolfgang, l’Organizzazione per l’indipendenza Kachin ha scritto una lettera di condoglianze per tenere viva la sua memoria: «Ricordiamo soprattutto come ospitò il nostro defunto presidente Maran Brang Seng a Hong Kong nel 1987, quando la causa Kachin era poco conosciuta. Con l’empatia di Wolfgang, si è aperta una porta sul mondo e lui è rimasto un visitatore frequente, dedito a sostenere un futuro migliore in un mondo in difficoltà».

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