La Nuova Sardegna

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Sanità

Al Mater Olbia apre il reparto di Urologia

Al Mater Olbia apre il reparto di Urologia

Da metà giugno le prime visite in convenzione con il Sistema sanitario nazionale

11 giugno 2024
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Olbia. L’Unità operativa di Urologia del Mater Olbia Hospital garantirà la ripresa dell’attività ambulatoriale e l’avvio, in convenzione con il Sistema sanitario nazionale, dell’attività chirurgica per la diagnosi e il trattamento delle principali patologie in ambito urologico. «Un passo importante – spiegano dall’ospedale - per l’offerta clinica e assistenziale del MOH, reso possibile grazie alla collaborazione tra l’ospedale e il Centro urologico europeo, diretto dal dottor Giovanni Ferrari, la cui équipe abbraccia numerose branche dell’urologia, tra cui l’andrologia, l’uroginecologia e l’urologia oncologica».

«È utile sapere che la visita urologica è consigliata anche in assenza di sintomatologia, dai 50 anni in su, o in ogni caso di familiarità per patologie uro oncologiche o per altri fattori di rischio quali il fumo di sigaretta, l’abuso di alcool, l’alimentazione non corretta ma anche per i lavoratori a rischio» sottolinea Giovanni Ferrari. La visita urologica è dunque consigliata, a uomini e donne, in presenza di disturbi all’apparato urinario o genitale, come bruciore e dolore durante la minzione, ritenzione urinaria e presenza di sangue nelle urine, nonché per problematiche che afferiscono alla sfera sessuale. «La visita andrologica è indicata per disturbi all’apparato riproduttivo maschile, infine l’uroginecologia si occupa delle problematiche del tratto urogenitale femminile, trattando condizioni come l'incontinenza, le cistiti e i prolassi» proseguono dall’ospedale.

«Il progetto di collaborazione tra l’ospedale e il Centro urologico europeo ha come focus lo sviluppo della chirurgia urologica oncologica che, grazie anche alla compresenza al Mater Olbia Hospital del reparto di oncologia e di radioterapia oncologica, garantisce una presa in carico dei pazienti a 360 gradi» dice Paolo Anibaldi, direttore danitario del MOH.

Tra i principali interventi di chirurgia mininvasiva che sarà possibile effettuare al Mater Olbia Hospital si segnalano il trattamento dell’ipertrofia prostatica con l’impiego di laser (Holep), trattamenti ejaculation sparing (Rezum, Urolift, Itind), la resezione endoscopica di tumori vescicali (Turbt o Turv), e prostatici (Turp), l’ureterorenolitotrissia endoscopica, la litotrissia percutanea e chirurgia videolaparoscopica per patologie oncologiche e non di reni, ureteri, surrene, prostata. «La domanda di cure urologiche proveniente dal territorio è significativa, e poter rispondere alle numerose richieste di trattamento delle patologie urologiche, dalle più semplici alle più complesse, inclusi i casi di neoplasie, rappresenta un passo molto importante» afferma Marcello Giannico, amministratore delegato dell’ospedale gallurese. Il Mater Olbia dispone di otto posti letto per l’urologia; le attività ambulatoriali e chirurgiche sono erogabili in convenzione con il Sistema sanitario nazionale.

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