Olbia, sbarcano al porto con 10 chili di cocaina nell’auto: due arresti
Ancora un maxi sequestro della finanza dopo quello di due giorni fa. La droga avrebbe fruttato 2 milioni di euro
Olbia. Ancora un maxi sequestro di droga al porto dell’Isola Bianca. Nella giornata di oggi, sabato 3 agosto, i militari della guardia di finanza e della squadra cinofili del gruppo di Olbia hanno arrestato due persone sorprese a trasportare più di dieci chili di cocaina. Due giorni fa, invece, sempre la finanza aveva arrestato un sassarese appena sbarcato con tre chili di cocaina nascosti nell’auto. Nel giro di 48 ore, dunque, nel porto olbiese sono stati sequestrati tredici chili in tutto.
«I finanzieri, con l’ausilio dell’unità cinofila – si legge in una nota della Procura di Tempio, guidata dal procuratore Gregorio Capasso - hanno rinvenuto dieci confezioni in gomma e cellophane del peso di circa un chilo l’una e contenenti pasta bianca rivelatasi poi essere sostanza stupefacente tipo cocaina. All’esito delle attività sono stati così sequestrati i dieci panetti, perfettamente sigillati per sviare l’olfatto dei cani. Una tale quantità di stupefacente, se immessa sul mercato dello spaccio, avrebbe potuto fruttare circa 2 milioni di euro».
Le operazioni si sono svolte sotto il coordinamento della Procura di Tempio. «La vicenda desta grave allarme sociale – prosegue la nota - ed evidenzia come il mercato dello spaccio di cocaina presenti indubbi collegamenti con il territorio della Gallura che, come è noto, è dotato di tre scali portuali, Olbia, Golfo Aranci e Santa Teresa Gallura, e due scali aeroportuali, per voli commerciali e voli privati, entrambi in Olbia, e coinvolge interessi economici formidabili. Nel periodo estivo gravitano circa 7 milioni di persone, in particolar modo nella fascia costiera della Costa Smeralda».
«L’attività di servizio è da inquadrarsi – conclude la nota – nel dispositivo permanente di contrasto ai traffici illeciti del Comando provinciale della guardia di finanza di Sassari d’intesa con la Procura della Repubblica di Tempio, che nel periodo estivo viene intensificato, in special modo nei principali punti di accesso al nord dell’isola».