Arzachena, il Puc arriva in Consiglio. Ragnedda: «Momento storico»
La discussione venerdì 9 agosto. Soddisfatto il sindaco: «Gestiremo il territorio in modo moderno e sostenibile»
Arzachena. Il traguardo non è ancora definitivo ma per il sindaco Roberto Ragnedda ha comunque il sapore della storia. Il Puc si prepara infatti ad approdare in consiglio comunale per l’approvazione. L’appuntamento è per venerdì 9 agosto. La pianificazione dello sviluppo di Arzachena, dunque, non dipenderà più dal vecchio Piano di fabbricazione regionale degli anni Ottanta. «Per la comunità è un momento storico che arriva dopo anni di studio e di lavoro» commenta il sindaco del Comune della Costa Smeralda. La filosofia generale è quella che per lungo tempo ha guidato il percorso di pianificazione. «Ricucitura del territorio, recupero dell’esistente e un concetto di forte sostenibilità – sottolinea Ragnedda –, intesa come la capacità dell’uomo di integrarsi e di cogliere le opportunità nel rispetto del territorio. Insomma, il principio che guidò l’Aga Khan quando diede vita alla Costa Smeralda. E poi il recupero dei borghi e il consolidamento delle zone di espansione, considerata la forte esigenza abitativa».
Nuovo sviluppo. Per il sindaco, dunque, il Puc partorito dalla sua giunta spalancherà le porte a un nuovo tipo di sviluppo. «Prende finalmente vita un documento capace di restituire al Comune il potere di gestire lo sviluppo del proprio territorio in modo moderno, efficace e sostenibile dopo 40 anni in cui siamo stati legati a un Piano di Fabbricazione ormai desueto – sottolinea ancora Roberto Ragnedda –. Arzachena non ha mai avuto un Puc, così come la maggior parte dei Comuni sardi. L’approvazione in Consiglio è la missione più complicata e difficile da portare a termine, soprattutto per i Comuni costieri. Lo è ancor di più nel nostro caso, per la rilevanza economica che riveste un territorio come Arzachena per l’intera regione. Qui sta la straordinarietà del documento che venerdì verrà approvato dopo otto anni di incontri e condivisioni con tecnici, enti e cittadini. Finora il territorio era ingessato, ed è cresciuto senza una guida normativa efficace. I nostri uffici tecnici erano vincolati a rispondere ai cittadini e alle aziende secondo regole farraginose e inadatte. Probabilmente, molte cose sarebbero andate diversamente potendo contare anni fa su un Puc. Da ora in avanti, invece, saremo noi a stabilire finalmente cosa si può realizzare e cosa no, cosa è meglio per il futuro di Arzachena e dei suoi abitanti anche in termini di tutela del nostro patrimonio naturalistico».
Il percorso. In Consiglio, dunque, l’approvazione. Poi scatterà il periodo delle osservazioni e, infine, la tappa decisiva in Regione. «Venerdì chiudiamo il cerchio di questo importante progetto a cui tanti hanno lavorato – conclude Ragnedda –. Un impegno dell’intera squadra di questa amministrazione che voglio ringraziare per la costante abnegazione mostrata verso la realizzazione di un obiettivo strategico per la comunità. Il lungo iter di studio ed elaborazione iniziato nel 2016 giunge quindi a compimento grazie a un minuzioso lavoro che ha visto l’amministrazione comunale operare accanto ai tecnici e ai funzionari regionali negli ultimi otto anni. Dopo il passaggio fondamentale in Consiglio, seguirà il periodo di pubblicazione del Puc, per la raccolta di osservazioni da parte di enti e cittadini, e la fase di co-pianificazione con la Regione prima dell’adozione definitiva». (d.b.)