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Ladri pentiti restituiscono la sabbia rubata dalla Spiaggia rosa di Budelli

di Stefania Puorro
Ladri pentiti restituiscono la sabbia rubata dalla Spiaggia rosa di Budelli

I sacchetti sono stati spediti al parco di La Maddalena. La commissaria Rosanna Giudice: «Hanno rimediato a un gesto deprecabile»

08 agosto 2024
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La Maddalena Prima ladri consapevoli e poi “pentiti”. Tra i tanti saccheggiatori dei litorali della Sardegna che non sono stati mai stati scoperti, c’è chi ha deciso di restituire anche dopo moltissimi anni il bottino di granelli di sabbia, sassolini o conchiglie. In questi giorni, tra la corrispondenza recapitata all’ente Parco di La Maddalena, c’erano anche diversi pacchetti con tanto di scuse allegate e con all’interno ciò che era stato sottratto dalle spiagge dell’arcipelago.

E così gli “illegittimi proprietari”, che per lungo tempo hanno messo in mostra nei vari angoli delle loro case quei ricordi rubati, si sono sentiti in colpa per ciò che hanno fatto e hanno restituito per posta ciò che non gli apparteneva. C’è chi ha messo nella bustina trasparente la sabbia di Budelli appiccicandoci sopra un post-it con su scritto:. «Le mie scuse per la sabbia presa in prestito una trentina di anni fa. Spero possiate riportarla al suo posto. Grazie».

Un’altra persona, accanto al maltolto, si è dilungata con le parole. «Per molti anni ho conservato questi sassolini in un barattolo di vetro. Ma da molto tempo, ogni volta che li osservo, mi si stringe il cuore, come se li sentissi prigionieri. Quindi li lascio liberi di tornare dove molti anni fa, scioccamente, li presi. Finalmente liberi!!! Viva la natura!». Firmato Chiara.

Rosanna Giudice, il neo commissario straordinario dell’Ente Parco che ha già emesso la sua prima ordinanza ricca di divieti e paletti, quando ha aperto la corrispondenza e scoperto i gesti compiuti si è commossa. «Nei pacchetti che ci sono stati recapitati – racconta la Giudice – c’era anche la sabbia della spiaggia rosa con i messaggi di scuse. Doveva tutto tornare al suo posto. E questo per me è il segnale del risveglio di una parte di umanità che ancora riesce a togliere fuori la coscienza. Io, più che un politico, sono quella che si muove con la diligenza del buon padre di famiglia. Dove c’è da rimbrottare si rimbrotta per la correzione e perché il futuro dei figli e, comunque delle persone, sia migliore. Quanto accaduto mi ha veramente commosso. Tra l’altro qualcuno si è anche sbagliato e tra i sacchetti con sabbia e ciottoli restituiti, ci hanno mandato anche quelli del Romazzino. Sarà mia cura consegnare tutto al sindaco di Arzachena Roberto Ragnedda in modo che i granelli una volta sottratti tornino a casa loro. Ripeto: è una cosa molto bella, direi che c’è il sentimento di voler suturare una situazione deprecabile. Io non sono nessuno, voglio solo che si porti rispetto agli esseri umani umani e alle cose. Punto».

Negli anni anche al porto e all’aeroporto di Olbia sono state sequestrate decine di tonnellate di sabbia e frammenti rocciosi e solo nei mesi di giugno e luglio appena trascorsi (è il recente bilancio) i funzionari dell'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, in servizio nella Sezione operativa territoriale di Olbia, grazie alla collaborazione degli addetti della sicurezza dell'Autorità di sistema portuale del Mare di Sardegna, hanno sequestrato oltre 120 chili di reperti marini prelevati dalle spiagge sarde. Oltre trenta i passeggeri sanzionati in base alla legge regionale, che prevede multe che vanno da 500 a 3mila euro.

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