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Il bilancio

Olbia, Marco Balata: «Red Valley un successo. Bene farlo a Ferragosto»

di Dario Budroni
Olbia, Marco Balata: «Red Valley un successo. Bene farlo a Ferragosto»

Bocciata l’opzione dell’ex scalo di Vena Fiorita: le luci interferiscono con l’aeroporto

20 agosto 2024
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Olbia Le luci sono spente e il momento di tirare le somme è arrivato. Dopo quattro giorni passati dentro un vortice fatto di musica e distese di mani al cielo, Marco Balata, assessore comunale al Turismo e ai Grandi eventi, sorride e si gode il risultato.

«Il Red Valley è stato un successo incredibile – dice –. E c’è anche una soddisfazione personale. Questo festival lo sento anche un po’ mio, considerato che ci ho creduto fin dal principio». Detto questo, Balata sa bene che non proprio tutti a Olbia sono rimasti felici e contenti. Per esempio c’è chi contesta il periodo – visto che a Ferragosto la città era già strapiena di suo – e anche la location, considerata un po’ troppo centrale per un evento di queste dimensioni.

Secondo l’assessore al Turismo, però, il periodo è quello giusto. Per quanto riguarda l’area alternativa spiega invece che, prima o poi, un ragionamento di questo tipo bisognerà sicuramente farlo. «Si può pensare a una pianta stabile sia per il festival che per i grandi eventi in generale – dice Balata –. Insomma, un salto di qualità per una città che, da questo punto di vista, è ormai sempre più riconosciuta». Dove? «Dobbiamo valutare».

Il festival. I numeri sono questi: 118mila biglietti in quattro giorni e oltre 50 artisti sul gigantesco palco dell’Olbia Arena. Il Red Valley, organizzato da Magma Events e Vivo Concerti, è stato un successo di pubblico e l’edizione del 2025 è stata già confermata. «È stato un crescendo di entusiasmo – commenta Balata –. L’Olbia Arena è stata invasa da tantissimi giovani, ma anche da genitori e addirittura nonni. Una gran bella festa. Le aspettative non sono state certo disattese. A parte qualche episodio, il festival si è svolto in sicurezza. È stata anche ingrandita l’area per rendere l’Olbia Arena il più sicura possibile».

Il dibattito sul periodo, però, in città va avanti da giorni soprattutto sui social. Per esempio c’è chi sostiene che non si può congestionare una città che già scoppiava di turisti a prescindere dal festival. E c’è anche chi è convinto che, visto il picco massimo di Ferragosto, il Red Valley non cambi troppo il discorso delle presenze nelle strutture ricettive. «Secondo me la scelta del periodo è indicata – risponde l’assessore al Turismo –. Il Red Valley ci permette di intercettare un segmento che prima non avevamo. In tanti scelgono Olbia proprio per il festival, abbinando una vacanza. Persone che, una volta scoperta la città, decideranno magari di tornare qui anche in altri periodi dell’anno. Poi certo, stiamo parlando di un grande evento ed è normale vivere qualche disagio per alcuni giorni».

L’area. Poi c’è il discorso location. «Finché il Cipnes ci lascerà quell’area, ci terremo ben stretti l’Olbia Arena – dice Balata –. Ma allo stesso tempo, con tutta l’amministrazione e gli organizzatori, si potrà pensare a una infrastruttura stabile. Non sarebbe male un luogo più lontano dal centro città con servizi e parcheggi. In Italia esistono esempi di questo tipo. Luoghi dove si potrebbero ospitare anche singoli concerti. Vedremo, servirà un ragionamento a 360 gradi».

In molti suggeriscono l’ex scalo di Venafiorita. Le luci del palco, però, interferirebbero con le attività dell’aeroporto.

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