Divieto di balneazione, la sindaca di Santa Teresa: «Stato di calamità»
Nadia Matta sui social: «Chiederemo i ristori». Poi l’attacco ad Abbanoa: «Non ha informato il Comune». L’emergenza dopo le piogge
Santa Teresa. Ancora divieto di balneazione nelle spiagge La Marmorata, Porto Quadro, Cala Sambuco e Rena Bianca, dopo le forti piogge dei giorni scorsi. La situazione è particolarmente delicata, considerato il numero di turisti che hanno scelto Santa Teresa come meta. Per questo l’amministrazione comunale dichiarerà a breve lo stato di calamità. A scriverlo su Facebook, nel pomeriggio di oggi, mercoledì 21 agosto, è la sindaca Nadia Matta.
Ma non solo. La prima cittadina mette nel mirino anche Abbanoa, che non avrebbe inviato al Comune alcun tipo di comunicazione relativa alla situazione delle acque nelle quattro spiagge teresine. «Le recenti piogge eccezionali hanno purtroppo causato uno sversamento di acque reflue che ci ha costretti a prendere questa difficile decisione – spiega la sindaca, riferendosi alle ordinanze con le quali ha imposto il divieto di balneazione –. Il mio impegno, in questi giorni, è stato e continuerà ad essere quello di fare chiarezza sulle cause di quanto accaduto e di individuare le responsabilità, nell’interesse della nostra comunità e dell'immagine del nostro territorio. A tal proposito, vi informo che Abbanoa Spa ha rilasciato una dichiarazione ufficiale in cui si conferma che gli eventi atmosferici straordinari hanno comportato un sovraccarico idraulico degli impianti di depurazione e dei sollevamenti fognari. A questo si sono aggiunti frequenti sbalzi di tensione, che hanno provocato fermi temporanei delle apparecchiature elettromeccaniche, aggravando ulteriormente la situazione».
Poi l’attacco ad Abbanoa. «Devo purtroppo constatare che Abbanoa non ha incluso il Comune di Santa Teresa Gallura tra i destinatari di questa comunicazione – spiega la sindaca –. Una mancanza grave considerata la delicatezza della situazione, pertanto, solo oggi, ne sono venuta a conoscenza. È stato solo grazie alle mie indagini e alla richiesta formale alla Capitaneria di Porto che sono riuscita a ottenere questo documento. Voglio rassicurarvi che il Comune sta agendo con la massima trasparenza e determinazione. I nostri avvocati stanno valutando la possibilità di avviare un'azione legale per accertare le responsabilità e per tutelare gli interessi della nostra comunità. Inoltre, vista la gravità degli eventi, stiamo procedendo con la dichiarazione dello stato di calamità. Questo passo è necessario per poter richiedere i ristori sia per i danni al patrimonio pubblico che per quelli subiti dai privati».
La sindaca Nadia Matta si è rivolta ai privati. «Per garantire la massima tutela della salute pubblica e accelerare la revoca del divieto di balneazione, ho anche disposto l'intervento di un laboratorio privato – prosegue –. Questo laboratorio eseguirà le analisi delle acque negli stessi punti indicati dall’Ispra, ma con un giorno di anticipo rispetto all'Ispra stessa. Questo ci permetterà di ottenere risultati tempestivi e, nel caso in cui i parametri tornino nella norma, di anticipare eventualmente la revoca del divieto di balneazione, riducendo così i disagi per tutti voi».