Porto Cervo. Il tribunale del Riesame di Sassari ha disposto la scarcerazione e concesso gli arresti domiciliari (col braccialetto elettronico) a Mario Masala. Il 40enne di Sassari è accusato di aver travolto e ucciso col suo furgone, il 3 luglio scorso a Liscia di Vacca, il suo vicino di casa, Tonino Pirastru, 76 anni. Masala era stato arrestato il 4 settembre scorso dagli agenti della polizia stradale e della squadra mobile di Sassari, su ordine del gip del tribunale di Tempio, con l’accusa di omicidio volontario. Oggi, mercoledì 18 settembre, il tribunale del Riesame, accogliendo le richieste dei suoi difensori, gli avvocati Giancarlo Frongia e Nicola Satta, ha attenuato la misura cautelare disponendo l’immediata scarcerazione. Il fatto era accaduto in viale Giovanni Maria Orecchioni.
Il pensionato lavorava sul ciglio della strada, poco distante dalla sua abitazione. Sull’altro lato transitava il furgone. Che ha improvvisamente invaso la corsia opposta, travolgendo il 76enne. Morto sul colpo. Per la Procura, non un incidente ma un fatto voluto. Tra i due, infatti, i rapporti erano burrascosi, con liti frequenti e denunce per uno spazio comune conteso. L’ultima lite poco prima della tragedia. I familiari della vittima sono assistiti dagli avvocati Ezia Orecchioni ed Elias Vacca. (t.s.)