Olbia, cresce il distretto della nautica: 5 aziende investono 20 milioni
Prevista anche la riconversione di aree dismesse. In programma decine di assunzioni
Olbia. Il distretto della nautica olbiese si fa sempre più importante. Il golfo cittadino conta ora cinque nuovi investimenti da parte di altrettante società. Si parla di un investimento complessivo di circa 20 milioni di euro. Decine di nuovi posti di lavoro, dunque, ma anche la riconversione di alcune aree, sempre all’interno della zona industriale, che non erano più utilizzate.
«Cinque aziende della nautica – si legge sul sito del Cipnes – realizzeranno nuovi investimenti nel 2024 nel distretto produttivo del Cipnes Gallura a Olbia, rafforzando ulteriormente il ruolo del distretto come uno dei poli più rilevanti della cantieristica in Italia. I nuovi progetti includono insediamenti in aree Zes e interventi di riconversione urbanistica e industriale nell'area del golfo di Olbia che il Consorzio, con una variante, ha destinato esclusivamente alla nautica. I progetti si concentreranno sulla costruzione di gommoni, il refit, l'assistenza ai superyacht ma anche sull'assistenza ai motori marini e, con notevole beneficio per l'ambiente, sul recupero delle imbarcazioni in avaria. In due casi ci sarà anche la creazione di un’academy per la formazione del personale. Complessivamente, i piani di investimento prevedono una spesa di quasi 20 milioni di euro. Decine i posti di lavoro che saranno attivati».
A investire a Olbia è per esempio la Maxitender srl, gruppo Sacs Tecnorib, specializzata nella costruzione di maxi rib di lusso e licenziataria dei marchi Pirelli e PZero for Speedboats. Ha avviato un progetto a Cala Saccaia che prevede la riconversione di un capannone. Poi c’è Elicapital srl, a Cala Cocciani, che ha avviato la costruzione di un cantiere dedicato al refit nautico, riconvertendo il vecchio capannone Bigi, un ex stabilimento per l'allevamento di cozze. Costruzioni marittime ed edili Fundoni & Mela srl, specializzata nel campo dei lavori marittimi, punta invece sull'attività di costruzioni civili e sul recupero marittimo delle imbarcazioni in avaria. La base sarà a Cala Saccaia. La società Mp Service srl ha avviato un progetto per la costruzione di un capannone destinato alla riparazione e manutenzione di motori marini e imbarcazioni da diporto, sempre a Cala Saccaia. Infine Nautica Assistance srl, società specializzata nell’assistenza ai superyacht in Costa Smeralda e a livello internazionale, con la prospettiva di aperture di sedi a Dubai, nei Caraibi e negli Stati Uniti e l'offerta di nuovi esclusivi servizi. Ha programmato la riconversione di un capannone.
«I nuovi cinque progetti – proseguono dal Cipnes – dimostrano la centralità del settore nautico per lo sviluppo economico e sostenibile del territorio di Olbia e della Sardegna, contribuendo alla creazione di nuove opportunità di lavoro e alla formazione di tecnici specializzati in un settore chiave del Made in Italy. Tuttavia, ci sono anche aspetti positivi per l'ambiente. Molte aziende si stanno insediando nella fascia costiera da Punta Is Taulas sino a Cala Saccaia che il Cipnes ha destinato in esclusiva alla nautica. Con la variante al piano regolatore, il Cipnes ha infatti stabilito che un investitore che vorrà rimettere in funzione un’attività dismessa in quell’area potrà farlo solo per aprire un’azienda per la cantieristica; analogamente questo avverrà per un imprenditore che decidesse di riconvertire l’attuale attività operativa. Con i nuovi investimenti, il Cipnes Gallura prosegue nel suo impegno per uno sviluppo industriale sostenibile. I progetti di riconversione, che puntano a ridurre il consumo di suolo, sono in linea con la strategia di lungo termine del consorzio per l’integrazione tra crescita economica e tutela ambientale».