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Sbarca a Olbia “Sealence”: darà lavoro a 400 persone

di Stefania Puorro
Sbarca a Olbia “Sealence”: darà lavoro a 400 persone

La start up altamente innovativa aprirà la sua industria nell’area del Cipnes

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Olbia Il nome dell’azienda è un gioco di parole: un mix tra il mare e il silenzio. Si chiama “Sealence”, è una start up ad alto valore innovativo che ha inventato (prima e unica nel pianeta) il primo jet completamente elettrico per la propulsione navale. DeepSpeed è stato sviluppato e brevettato in tutto il mondo ed è caratterizzato da prestazioni elevate e zero emissioni. Una sede della società, riconosciuta dal Parlamento Europeo nel 2024 tra le top 50 aziende tecnologicamente più innovative in Europa, è in California, all’interno della Silicon Beach, la principale è a Milano e alcuni stabilimenti si trovano tra Modena, Parma e Reggio Emilia. Ma tutta la parte industriale nascerà a Olbia e il Cipnes sta già cercando un’area adeguata. Risale solo a pochi giorni fa la notizia che riguarda Exor, cassaforte della famiglia Agnelli, entrata nel capitale dell’azienda che produce i gommoni Maxitender sempre a Olbia. «Il nostro sarà un investimento di 54 milioni di euro in cinque anni - spiega William Gobbo, Ceo e fondatore di Sealence – e una volta che saremo a regime daremo lavoro a 400 persone: 300 saranno impiegati e operai, gli altri cento saranno posti ad elevata specializzazione ingegneristica nella ricerca & sviluppo».

La Regione Proprio la Sardegna è ormai diventata un punto di riferimento per l'innovazione e da parte delle istituzioni locali il supporto non manca. Un supporto che la Sealence, per mettere le sue radici nell’isola, ha avuto e continua ad avere. «Tutto questo è avvenuto nel momento in cui la Regione ha cominciato a lavorare sull’orientamento strategico per l’industrializzazione del territorio e a vedere nella blue economy, in particolare per la mobilità elettrica sull’acqua, una delle direttrici di sviluppo. Così ci hanno contattato per investire qui. Non abbiamo esitato. La nostra innovazione – prosegue William Gobbo – consiste in questo: dall’elica siamo passati al jet che abbiamo cominciato a testare in acqua dal 2019 su barche-laboratorio. E ora siamo a questo punto: i nostri jet da 300 cavalli potranno essere piazzati su imbarcazioni sino a 17 metri e stiamo già lavorando su quelli a 800 cavalli per le barche sino a 24-30 metri. Poi, ovviamente, si andrà sempre in crescita. A Olbia realizzeremo quindi sia i jet elettrici che tutto ciò è contorno e, quindi anche le batterie».

La storia «Era il 2022 quando a Olbia - ricorda Gobbo - firmammo un memorandum. In quell’occasione c’erano l’ex assessore regionale alla Programmazione e Bilancio Giuseppe Fasolino, il sindaco Settimo Nizzi, il direttore del Cipnes Aldo Carta. Poi, nel dicembre 2023, siglammo un accordo pluriennale di collaborazione con l’Università di Cagliari nelle attività di ricerca industriale e sviluppo sperimentale. La nuova giunta regionale non solo ha sposato in pieno il progetto ma, grazie all’assessore regionale Giuseppe Meloni, è stata data una forte accelerata. Tanto che noi contiamo di partire già a metà del 2025». Ma la Regione, oltre a questo, ha intenzione di sostenere con le risorse anche altri progetti ad alta innovazione tecnologica e di  snellire tutte le procedure burocratiche di cui ora si deve occupare la macchina amministrativa.

Il team Due i fondatori di Sealence. Uno è appunto William Gobbo, che è anche amministratore delegato dell’azienda, l’altro è il professor Ernesto Bernini dell’Università di Padova, riconosciuto dalla Stanford University fra il 2% degli scienziati mondiali più referenziati, tra tutte le discipline scientifiche. Del board e management fanno parte una quindicina di persone, ma non ci sono donne. «Le abbiamo cercate, le avremmo volute. Ma non è facile trovarne nel campo dell’ingegneria navale – continua il Ceo -. Mentre nei settori del marketing e dell’amministrazione non mancano. Comunque nel nostro team di sono una quarantina di persone di sei nazionalità diverse e questo dimostra quanto sia ampia la nostra visione. C’è una cosa comunque che ci tengo a sottolineare. Da noi non esiste nessuna forma di precariato e ai ragazzi e alle ragazze che arrivano da lontano diamo un appartamento in affitto».

Innovazione avanti tutta  Il Cipnes, dal suo canto, sta favorendo ormai da tempo la nascita dell’ecosistema dell’innovazione. Sta nascendo un parco della scienza e dell’innovazione a Olbia nel distretto del Cipnes con tre strutture: la Pte (con il Dipartimento dell’Innovazione dell’Università di Sassari e One-Health della Asl); il Polo dell’innovazione (con ricercatori per trasferire le ricerche tecnologiche alle imprese di nautica, turismo e agroalimentare); e poi c’è Olbia in Lab (per gli inventori tecno). Nella nautica, Olbia ha 90 aziende e il polo più importante della Sardegna, la Costa Smeralda, è la principale destinazione nel Mediterraneo per i superyacht.

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