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Rifiuti tra Rudalza e Porto Rotondo: via alla costruzione dell’ecocentro


	L'ingresso dell'ecocentro nella zona industriale di Olbia
L'ingresso dell'ecocentro nella zona industriale di Olbia

Il cantiere parte dopo anni di progetti e polemiche: lavori fino al 2026

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Olbia Dopo anni di studi, di progetti e anche di polemiche, i lavori che daranno alla luce l’ecocentro di Rudalza, poco lontano dalla spiaggia di Marinella, stanno ora per partire. Ad annunciare il via al cantiere è una ordinanza dirigenziale della polizia locale che modifica la viabilità nell’area dei lavori da domani, lunedì 17 marzo, fino al 30 giugno del 2026. L’opera è finanziata con i fondi del Pnrr e, come più volte sottolineato in passato dall’amministrazione comunale, consentirà di migliorare la gestione dei rifiuti nelle zone di Rudalza e Marinella, ma anche nella vicina Porto Rotondo.

Una area frequentatissima dai turisti e che, soprattutto nei mesi estivi, si ritrova cosparsa di discariche abusive. Il progetto, come era stato scritto in una delibera di giunta approvata anni fa, «consiste nella costruzione di un centro comunale di raccolta a ridosso dell’area turistica Porto Rotondo-Marinella, il quale risulta essenziale per completare, integrandolo, il servizio di raccolta effettuato mediante ecoisole e porta a porta. Questo potrà consentire il non accumularsi di rifiuti sfusi o di grande volumetria all’interno dei box, soprattutto nel periodo estivo, permettendo agli utenti di conferire anche grandi quantità di rifiuto non compatibili con le modalità ordinarie».

L’ecocentro sorgerà in un terreno di via Marana, in località Marinella. Una scelta, quella del terreno, che più volte in passato era stato al centro delle polemiche, soprattutto tra maggioranza e opposizione. Anche in consiglio comunale la minoranza aveva ritenuto sbagliata la scelta del luogo, considerato troppo vicino alla spiaggia di Marinella, in una via trafficatissima d’estate e a due passi da un hotel. L’amministrazione, invece, era andata dritta per la sua strada sostenendo che il terreno individuato fosse indicato a ospitare una struttura di questo tipo. All’interno dello stesso progetto è prevista anche l’informatizzazione delle isole ecologiche già presenti a Porto Rotondo. (d.b.)

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