Rivoluzione in pista: le ballerine over 50 alla conquista dei campionati nazionali
La Maddalena, al grido di “qualsiasi età, peso e genere” nove donne pronte alla sfida di show dance, freestile e syncro dance
La Maddalena Una piccola rivoluzione, a ritmo di musica e passi di danza. Capeggiata da Fabiola Spignese – nome di battaglia “Bia la maestra di danza” – la sommossa pacifica, attraverso lo sport, ha sgretolato barriere fisiche e mentali. Nella sua scuola “Bia Shake’n’Move”, infatti, Spignese ha coinvolto donne dai 13 ai 75 anni che, lavorando insieme nel rispetto di tempi e possibilità, hanno superato limiti e insicurezze, senza competizione. E, dopo un decennio di attività, quest’anno la novità: nove allieve over 50 parteciperanno a un campionato nazionale di danza sportiva. L’appuntamento è il 6 aprile al Palasele di Eboli, in provincia di Salerno, dove Ines Tanini, Maria Stella Oggianu, Maria Paola Nughes, Stefania Serra, Alessandra Latte, Pierangela Scanu, Patrizia Acciaro, Maria Franca Fresu, Deborah Barbieri e la stessa insegnante concorreranno tra le over 40 nelle discipline Show dance, Freestile e Syncro dance. Una rivoluzione nella rivoluzione, tra l’altro, perché per La Maddalena si tratterebbe del primo gruppo di donne over dilettanti a partecipare ad una gara di danza sportiva in trasferta “in continente”.
La missione Fabiola Spignese, romana di origine, ha un’esperienza pluridecennale nella danza e nel fitness che l’ha portata in giro tra Italia e Svizzera. Quattordici anni fa, poi, il trasferimento a La Maddalena, dove nel 2015 ha deciso di fondare la sua scuola. «Dopo trent’anni di insegnamento, gare e vittorie – spiega – la mia missione è cambiata. Volevo regalare emozioni oltre che wellness». E con questo obiettivo in mente è riuscita a scuotere donne mai entrate in una palestra o ferme da moltissimi anni. «Lanciarsi in un'avventura così impegnativa, che può generare ansie, ma anche vergogna e timore delle critiche, è stata davvero una sfida per loro – continua Spignese – che si aspettavano un corso di ginnastica sociale per anziani, e che invece si sono ritrovate iscritte al National Championship di Danza Sportiva. E non avevano mai ballato prima». Ed è proprio qui la rivoluzione. «La danza – aggiunge la maestra – è da sempre associata a fisici giovani, perfetti e scattanti, ma soprattutto capaci di grandi performance. E invece, nella mia scuola, donne normalmente calate nel ruolo di nonne, madri, mogli o pensionate si ritagliano spazi per esprimere con il proprio corpo una vitalità notevolissima, fregandosene di qualche acciacco, degli inestetismi e del giudizio degli altri». E dunque, la missione di Fabiola Spignese di aprire le porte della danza a un pubblico tradizionalmente escluso può dirsi realizzata, anche se il campionato non dovesse portare nessuna medaglia.
La conquista. Perché la vittoria è già sicuramente personale. «Ogni allieva – spiega con orgoglio la maestra Bia – si è impegnata per migliorarsi e raggiungere obiettivi personali, come il perfezionamento della postura o l’acquisizione della coordinazione. Ma non solo, ognuna di loro ha giocato con il proprio corpo con entusiasmo, divertendosi. Il loro slogan è diventato “il divertimento supera la vergogna”». E infatti, l’impatto psicologico è stato notevole. «È una disciplina che, svolgendosi in gruppo, permette di vincere l’introversione, stimola la socialità e il buonumore, sprigiona le endorfine e combatte lo stress. Praticamente un antidepressivo». Ed esprimendo la fierezza per le sue alunne che si sono messe in gioco condivide un auspicio. «Spero – conclude Spignese – che tutto questo sia di esempio per tantissime altre donne o uomini (sempre pochissimi) che hanno voglia di danzare o fare movimento. Mi auguro che superino quella timidezza che li priva di tanto divertimento». E allora non resta che unirsi al tifo di La Maddalena per le allieve over dell’Asd “Bia Shake’n’Move” che, al grido di any age, any weight, any gender! – il motto della maestra Bia recita “qualsiasi età, peso e genere” –, a Eboli porteranno alta la bandiera dei quattro mori. In caso di vittoria, poi, per loro si apriranno le porte del teatro di Cinecittà di Roma per la finalissima.