La Nuova Sardegna

Luras A pochi giorni dalla scadenza della presentazione delle liste elettorali peri il rinnovo del consiglio comunale, c’è grande incertezza a Luras su quante liste ci saranno per gli elettori. Difficile capirlo. Si parlava di quattro gruppi , ma dopo qualche defezione di nomi già annunciati, un po’ tutti fanno muro e ora non si lascia trapelare nulla. I cellulari di chi, altre volte disponibile a dialogare e adesso impegnato alla ricerca di candidati, da giorni restano muti. Nessuno vuole scoprire le mosse e si capisce che, a volte, certi nomi sono fatti ad arte per mescolare le carte. E poi, dopo lo scioglimento del consiglio comunale, si fanno i conti con il poco tempo a disposizione per scaldare i motori: cioè, per riflettere con calma, riprendere certi rapporti e voltare pagina. Sì, perché gli ultimi mesi sono stati davvero ricchi di tensioni. E certe frizioni lasciano il segno. Parrebbe che l’unica lista sicura al cento per cento sia quella dell’ex assessora Giuseppina Tamponi che intorno a sé ha riunito, oltre alcuni consiglieri dissenzienti da Azzena, anche un valido gruppo di giovani. Ha cercato di contattare altre realtà ma il dialogo è stato un po’ difficile in quanto sarebbe stato gradito che fosse stato scelto come candidato a sindaco qualche soggetto estraneo alle recenti aspre polemiche. Qualche incertezza a schierarsi la paleserebbe l’ex sindaca Marisa Careddu, che forse non ha ancora quelle garanzie di successo che vorrebbe.

Si dà per impegnato alla ricerca di candidati per una sua lista l’ex sindaco Mauro Azzena, che certo non farebbe salti di gioia se Giuseppina Tamponi conquistasse la fascia da sindaco e allora vorrebbe toglierle i voti. Restano Giovanni Usai ed il suo gruppo. Ha avuto dei contatti con altre realtà ma alla fine potrebbe farsi da parte. C’è anche chi sostiene che la notizia di giorni fa delle dimissioni del presidente Damiano Brundu dal direttivo della società sportiva Lauras, vincitrice del campionato di Seconda categoria, «per insanabili contrasti, sorti nell’ultimo periodo all’interno della dirigenza, dopo due anni meravigliosi, ricchi di vittorie e sopratutto di arricchimento umano», potrebbe danneggiare qualche futuro candidato. Se poi restasse una sola lista in gara, dovrebbe andare alle urne almeno il 50% dei votanti, che a oggi sono 1951. Servirebbero 975 elettori votanti. Ma si è sicuri che con una sola lista si raggiungerà il quorum necessario per avere un nuovo sindaco?