La Nuova Sardegna

Olbia

Tribunale

Atti falsi in Comune per poter costruire: a processo

Atti falsi in Comune per poter costruire: a processo

Imputati in concorso anche i committenti dei lavori e le imprese

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Olbia L’inchiesta della Procura di Tempio risale al dicembre 2022. Sul tavolo del procuratore Gregorio Capasso le relazioni fatte dai tecnici comunali e dalla polizia locale che avevano scoperto una serie di pratiche con attestazioni false – tutte presentate al Comune di Olbia dallo stesso professionista – relative a permessi di costruire per “opere di miglioramento fondiario”. Erano state indagate 19 persone, a cominciare dal professionista, il geometra Salvatore Murrighile, di Berchiddeddu, colui che, nella sua qualità di tecnico progettista aveva presentato per conto dei committenti la documentazione, producendo, secondo le accuse, certificati e atti amministrativi alterati o modificati e attestando falsamente al comune di Olbia requisiti che in realtà non erano veri, in base ai quali gli uffici, indotti in errore, rilasciavano i permessi per costruire.

I committenti venivano, ad esempio, indicati come imprenditori agricoli ma dagli accertamenti era emerso che non erano iscritti alla categoria e che i documenti allegati erano falsi. Ma col professionista sono finiti nei guai gli stessi committenti dei lavori e le imprese costruttrici, ritenuti anche loro responsabili dalla Procura, in concorso col tecnico progettista. Erano scattati sequestri preventivi e ordinanze di demolizione di opere abusive.

Le indagini si sono chiuse e per le 19 persone è arrivato il decreto di citazione diretta a giudizio. Per loro, dunque, si apre il processo. La prima udienza è stata celebrata oggi 3 giugno, ma è stata subito rinviata ad un’altra data dal giudice Marco Contu, il quale si è dichiarato incompatibile avendo disposto dei dissequestri. Tra le contestazioni mosse a Murrighile anche dichiarazioni di opere edilizie ancora da realizzare ma in realtà già realizzate al momento della presentazione della pratica. Imputati insieme al geometra, accusato di falso e in alcuni casi di abuso edilizio, Antonio Martino Satta, Lucio Bo, Roberto Loddo, Paolo Giovanni Satta, Gasparino Bacciu, Antonio Fiori, Giampiero Saba, Mario Saba, Orfeo Franceschin, Sebastiano Pitzoi, Saverio Murrai, Nuccio Beccu, Piero Saba, Giuseppe Saba, Anna Mia Mazzone, Martina Canopoli, Emanuele Dettori e Rosaria Corda. Sono difesi dagli avvocati Giampaolo Murrighile, Jacopo Merlini, Donatella Arru, Corrado Viazzo, Giovanni Maria Piliusi, Michele Ponsano, Pietro Carzedda, Tamara Fattore, Gianluca Cataldi, Luca Montella, Angelo Merlini, Alessandra Cocco, Antonello Desini. (t.s.) 

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