La Nuova Sardegna

Olbia

Le nuove strutture

Olbia, cresce il business della sanità privata: in arrivo altre due cliniche

di Giandomenico Mele
Olbia, cresce il business della sanità privata: in arrivo altre due cliniche

I progetti sono stati presentati negli uffici del Comune

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Olbia Il nuovo business a Olbia? La sanità privata. Un po’ la crescita costante della città, un po’ la crisi della sanità pubblica e l’invecchiamento generale della popolazione, a causa dell’inverno demografico dell’isola, spingono verso nuove forme di offerta sanitaria in città. Non è un caso che contemporaneamente stanno sorgendo due nuove cliniche private, che hanno presentato i loro progetti davanti al Suape del Comune.

Il primo riguardala Costa Clinic Srl, società con sede a Olbia, in via Nanni, che sta realizzando il suo nuovo centro medico omonimo in zona Basa, poco distante dalla caserma dei vigili del fuoco, dove sono in corso i lavori di ristrutturazione e ammodernamento di un edificio che in passato aveva ospitato una piscina e una palestra. La società ha chiesto al Suape la convocazione di una conferenza di servizi, per la quale sarà necessario dotarsi del parere di compatibilità per “la realizzazione di strutture sanitarie di media e alta complessità”. Costa Clinic è una società che opera principalmente nel settore medico-sanitario, con un focus su fisiatria, reumatologia, dermatologia, medicina estetica e altre specializzazioni.

Non è però la sola. Quasi contemporaneamente è stato presentato sempre al Suape l’avvio del procedimento unico per la «realizzazione di una struttura sanitaria di media complessità e avvio attività per la società Home Medicine Srl, con sede legale a Milano. La struttura dovrebbe sorgere nella zona di viale Aldo Moro. Home Medicine, The e-Healthcare Company, è un’azienda specializzata nell’erogazione e nell’organizzazione di cure domiciliari associate a servizi di telemedicina, con l’obiettivo di monitorare pazienti con fabbisogno clinico complesso, con multicronicità e fragili. Entrambe le strutture puntano ovviamente all’accreditamento e la convenzione con il servizio sanitario regionale. Un’ulteriore conferma della crescita della sanità privata in città, che negli ultimi anni ha visto moltiplicarsi le iniziative private all’ombra del Mater Olbia, che rappresenta il punto di eccellenza della sanità ospedaliera privata convenzionata con la Regione.

Il binomio tra sanità privata e società cooperative per l’assistenza residenziale costituisce, d’altronde, il pilastro economico su cui si regge un segmento fondamentale, ancorché anomalo dal punto di vista economico, della società sarda. Un business particolare per la sua valenza essenziale sul fronte di un diritto fondamentale come la salute, che al di là del concetto di servizio universale in Italia governato da modelli di “welfare state” fortemente radicati, ha bisogno del privato per fornire prestazioni di eccellenza in servizi primari e nei quali, spesso, il pubblico non riesce a garantire le prestazioni essenziali. Il Mater Olbia, il modello più fulgido di ospedale privato, convenzionato con la Regione, di proprietà della Qatar Foundation Endowment, in partnership con il Policlinico Gemelli di Roma, oggi è la prima struttura sanitaria privata dell’isola con ricavi per 56,4 milioni di euro nel 2023, quasi 10 in più dell’anno precedente, che nel 2024 ha visto crescere del 34% i ricoveri, con un incremento del 47% degli interventi chirurgici. La maggioranza delle prestazioni sono rivolte a pazienti provenienti dalla Gallura, ma il 42% dei pazienti arriva da altre parti dell’isola e il 6% dal resto d’Italia.

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