La Nuova Sardegna

Olbia Cambia la forma, non la sostanza. Qatar foundation endowment trasferisce la guida diretta del Mater Olbia a Silver Fir capital, società milanese specializzata nella gestione di investimenti immobiliari, soprattutto in campo ospedaliero e nelle infrastrutture sociali. In concreto, è il neo costituito fondo di investimento Sardinia health and research property fund (Shrpf) ad acquisire il complesso immobiliare Mater Olbia hospital e un terreno vicino di 32 ettari. In campo un investimento da 45 milioni di euro con il supporto del gruppo Banco Bpm.

L’operazione finanziaria rappresenta un passaggio strategico mirato alla valorizzazione del compendio immobiliare, senza cambiare l’equilibrio e la gestione dell’ospedale. In altre parole, la governance del Mater Olbia resta invariata nelle mani del Quatar, nel senso che l’operazione finanziaria riguarda esclusivamente l’acquisizione del compendio immobiliare e non ha impatti sulla struttura organizzativa, né sulla gestione clinica e neppure sui servizi offerti dall’ospedale. Infatti, il fondo Shrpf è detenuto da Quatar foundation endowment e la sua priorità è supportare il Mater Olbia hospital nel garantire continuità, qualità e sicurezza nell’erogazione delle prestazioni sanitarie. Qatar foundation endowment resta il beneficiario economico ultimo.

Dal canto suo, Silver Fir capital è una società di gestione specializzata nell'investimento nei settori immobiliare e delle infrastrutture sociali. Una boutique di gestione investimenti, indipendente e interamente controllata dal proprio management, specializzata nell’investimento in real asset di alto profilo in Italia.

L’investimento sull’operazione Mater Olbia prevede la valorizzazione della struttura ospedaliera che si estende su una superficie di circa 67.800 metri quadrati e include sette sale operatorie di ultima generazione e tre sale per radioterapia configurandosi come uno dei centri sanitari più avanzati della Sardegna e del Paese.

Attualmente l’ospedale dispone di 202 letti accreditati dal Servizio sanitario nazionale e di 50 letti destinati a pazienti privati, oltre a una gamma completa di servizi diagnostici e terapeutici, compreso un centro per la idrokinesiterapia e un polo didattico universitario per la formazione infermieristica. Ulteriori investimenti saranno nel tempo finalizzati ad arricchire ulteriormente il Mater Olbia hospital con la creazione di un hub integrato per salute e ricerca a livello internazionale. 

L’operazione finanziaria è stata portata a termine grazie al supporto di Banco Bpm – terzo gruppo bancario italiano più grande dopo Intesa Sanpaolo e UniCredit, con 20mila dipendenti, quasi 1400 sportelli e circa 4 milioni di clienti – che ha messo sul piatto un finanziamento di 45 milioni di euro.

«Con il fondo Shrpf ci proponiamo di supportare le attività del Mater Olbia, centro ospedaliero di grandissima qualità, con l’obiettivo di migliorare l’offerta sanitaria locale e generare anche significative ricadute economiche e occupazionali per Olbia e per la Sardegna – dice Lorenzo Baroni, amministratore delegato di Silver Fir capital –. Questa operazione è una dimostrazione concreta del nostro impegno verso investimenti sostenibili e di valore per il territorio, finalizzati a fare di Olbia un riferimento nazionale all’avanguardia in campo sanitario».

«Banco Bpm è da sempre guidato da una forte vocazione territoriale e da un impegno concreto nel promuovere progetti ad alto valore sociale – ha aggiunto Stefano Bolis, responsabile enti e terzo settore del gruppo –. La realizzazione di un ospedale d’eccellenza come il Mater Olbia in Sardegna ha rappresentato un’opportunità importante per contribuire allo sviluppo di infrastrutture fondamentali per il benessere delle comunità locali. Con la finalizzazione di questo intervento, Banco Bpm si conferma sostenitore di iniziative ad alto impatto, attente ai bisogni reali delle persone e capaci di generare valore condiviso. Il nostro ruolo, oggi più che mai, è quello di facilitare e accelerare la transizione verso un’economia più equa, solidale e attenta al benessere collettivo. In quest’ottica, il sostegno alla sanità, alla cultura e al sociale non è accessorio, ma parte integrante della nostra strategia di responsabilità e vicinanza ai territori».