La Nuova Sardegna

Olbia

Il caso

Condannato all'ergastolo per omicidio, l'appello dell'avvocato: «Sergio Pau sta male, non può stare in cella»

Condannato all'ergastolo per omicidio, l'appello dell'avvocato: «Sergio Pau sta male, non può stare in cella»

È in carcere dal 2007, il difensore chiede la detenzione domiciliare

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Padru «Sergio Pau sta molto male, rischia di morire, non può più stare in cella». L’ha ripetuto e rimarcato con forza più volte in udienza, al tribunale di sorveglianza, l’avvocato Abele Cherchi che assiste il 63enne di Padru. Dal 25 maggio 2007 l’uomo è rinchiuso nel carcere di Bancali perché condannato in via definitiva alla pena dell’ergastolo dalla Corte d’assise di Sassari per l’omicidio dello stalliere romeno, Danut Milea, avvenuto a Padru. Ma le condizioni di salute del detenuto ora sono drammatiche, fa sapere il suo difensore, che ha presentato un’istanza al magistrato di sorveglianza di Sassari e al tribunale di sorveglianza di Sassari per chiedere che venga applicata la detenzione domiciliare.

«Le sue condizioni di salute sono assolutamente incompatibili con la detenzione in carcere», spiega l’avvocato Cherchi. E sono gravemente peggiorate in seguito al delicato intervento al cuore al quale è stato sottoposto dai medici dell’ospedale civile di Sassari, intervento da cui non è riuscito a riprendersi. «Attualmente non è neppure in grado di alzarsi autonomamente dal letto ed è obbligato a rimanere 24 ore su 24 coricato all’interno della sua cella».

Ieri si è svolta l’udienza al tribunale di sorveglianza. Il medico del carcere ha attestato che il giudizio di compatibilità con il regime carcerario è legato all’esito degli accertamenti diagnostici in corso. Il difensore, alla luce di questa considerazione e anche del fatto che Pau in tutti questi anni si è sempre comportato bene, ha ribadito al giudice la necessità che lasci il carcere e prosegua la detenzione a casa. «La famiglia ha paura che muoia, rischiamo di dover chiamare un becchino», ha detto il difensore. Il tribunale si è riservato. (t.s.)

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