Olbia, al pronto soccorso è già record di accessi: ma mancano gli infermieri
Super lavoro per il dipartimento di emergenza-urgenza. Si attende l’apertura delle guardie turistiche
Olbia Il pronto soccorso del Giovanni Paolo II si prepara a entrare nel vivo dell’estate con un'organizzazione potenziata ma anche con una preoccupazione in più: la mancanza di infermieri. «Ne servirebbero almeno dieci altri dieci – dice Rosy Beretta, responsabile del Dipartimento di emergenza-urgenza della Asl Gallura –. Senza un’équipe completa, soprattutto in prima linea, si lavora con fatica. Ma l’infermiere oggi ha uno stipendio che non corrisponde alle responsabilità enormi che si assume». Nonostante la carenza di personale, Olbia punta su un’innovazione organizzativa che rappresenta la novità principale di questa stagione: la creazione di équipe composte da un medico e un infermiere dedicate ai codici minori, separate dai percorsi riservati ai casi più gravi. «Stiamo già lavorando così a Olbia e La Maddalena – spiega la Beretta – e a breve partiremo anche a Tempio, dove solo nello scorso fine settimana abbiamo avuto novanta accessi in un giorno. L’idea è alleggerire il pronto soccorso vero e proprio, permettere l’ingresso più rapido dei pazienti critici e gestire i casi meno gravi in modo più snello e veloce».
Il modello adottato è molto simile a quello in funzione nel pronto soccorso di Piacenza, visitato nei giorni scorsi da una delegazione sarda composta da medici, dirigenti sanitari e amministrativi. «A Piacenza – spiega la Beretta – il sistema è impostato in modo molto simile al nostro: l’obiettivo è separare i percorsi, velocizzare l’accesso ai codici rossi e gialli e creare una gestione autonoma dei codici minori. Bologna invece ci ha offerto uno sguardo prezioso sulle case di comunità e sull’organizzazione territoriale, che resta centrale in Emilia-Romagna».
Traumi e numeri record A pesare sull’operatività del pronto soccorso olbiese è anche l’aumento dei traumi da incidenti stradali. «Il novanta per cento dei pazienti che arrivano con l’elisoccorso sono traumatizzati – prosegue Rosy Beretta –. E l’elisoccorso atterra qui almeno dalle 3 alle cinque volte al giorno, a luglio e agosto anche di più». Ma è anche il numero complessivo di accessi a continuare a crescere. «Lo scorso mese di maggio abbiamo toccato i 175 accessi in un giorno. Una media di 150 quotidiani, che in questa fase dell’anno non avevamo mai registrato».
Guardie turistiche La Asl Gallura sta predisponendo l’attivazione delle guardie turistiche, presidio sanitario estivo fondamentale per alleggerire i pronto soccorso. Ma la carenza di medici rischia di bloccare tutto. La retribuzione è troppo bassa ed è difficile poter contare su una partecipazione. «E se ciò avvenisse, come già accaduto, sarebbe un peccato, perché le guardie turistiche possono risolvere tanto. Quando funzionano, intercettano i codici minori e sgravano enormemente i pronto soccorso, soprattutto in aree periferiche come Santa Teresa o San Teodoro. Oggi invece i turisti fanno anche settanta chilometri per venire qui e poi devono aspettare, a volte ore. Anche se stiamo riuscendo a diminuire sempre di più i tempi di attesa».
L’organico Il pronto soccorso di Olbia può contare attualmente su quattro medici strutturati, una specializzanda in Medicina d’urgenza (grazie a una convenzione con l’Università di Sassari), due liberi professionisti e i medici della cooperativa. «Uno dei medici della cooperativa lavora h24 solo sui codici minori – spiega ancora la responsabile del dipartimento di emergenza-urgenza – ed è da lì che abbiamo tirato fuori il modello organizzativo che ora vogliamo rafforzare».
Ma l’altra vera novità è un progetto pilota di formazione che parte proprio da Olbia. «Abbiamo chiesto alla cooperativa di inviare sempre gli stessi medici - dice ancora la Beretta -. Li formiamo, li integriamo nei nostri protocolli, li facciamo lavorare come se fossero parte dell’organico. Ora, parte un progetto che prevede la formazione specifica per i medici gettonisti, con percorsi clinici, Pdta (percorsi diagnostici terapeutici assistenziali) e standard condivisi. Un modello che sarà poi esportato anche in altri presidi sardi».
Cambi ai vertici Nei prossimi giorni, forse nelle prossime ore, sono attesi importanti cambi ai vertici della Asl Gallura. Il commissario straordinario Ottaviano Contu sarebbe infatti orientato a revocare gli incarichi al direttore sanitario Raffaele De Fazio e al direttore amministrativo Michele Baffigo. In pole per sostituire il primo ci sarebbe Luigi Cugia, gastroenterologo sassarese.
Contemporaneamente, è imminente la nomina ufficiale dei nuovi responsabili dei pronto soccorso di Tempio e La Maddalena. I nomi sono quelli di Nicola Tondini e Pietro Fortuna. Entrambi sono medici con grande esperienza nell’area critica e il loro arrivo dovrebbe rendere più fluido il sistema tra gli spoke della Gallura (che si occupano della gestione dei casi meno complessi o della stabilizzazione dei pazienti prima del trasferimento all'hub), tassello fondamentale per affrontare l’estate.