Rifiuti, l’altra faccia del turismo: aumento record nella discarica di Olbia
Più 25 per cento nei primi 15 giorni di giugno: è il dato più alto di sempre
Olbia L’avanzata dei rifiuti. Il servizio di raccolta e smaltimento rischia di essere travolto da un’onda anomala che si chiama turismo. Certamente conta molto il livello del servizio, se anche il sindaco Settimo Nizzi, mercoledì 25 giugno in consiglio comunale, ha lanciato un j’accuse pesante alla De Vizia, società titolare dell’appalto per la gestione dei rifiuti in città e frazioni. Ma l’impatto del turismo conta molto, stando agli ultimi dati forniti dal Cipnes Gallura. Nei primi 15 giorni di giugno, l’impianto di trattamento dei rifiuti di Spiritu Santu, gestito dallo stesso Cipnes Gallura, infatti, ha registrato un record assoluto nella sua storia: 3.200 tonnellate di rifiuti in ingresso, tra secco e umido, contro le 2.550 tonnellate dello stesso periodo del 2024. L’aumento è di oltre il 25%.
Boom turistico. Un incremento che il Cipnes riconosce essere coerente con l’aumento della pressione turistica sulla Gallura marittima. Secondo l’analisi della comunicazione e centro studi del Cipnes, elaborata sui dati ufficiali di Sardegna Mobilità, nei primi 15 giorni di giugno 2025 sono arrivati nei porti di Olbia e Golfo Aranci e all’aeroporto “Costa Smeralda” 268.668 passeggeri, contro i 226.904 dello stesso periodo dell’anno precedente. Anche in questo caso l’aumento è del 18,4%, tra i più elevati mai registrati nella prima metà del mese. Va anche detto che i rifiuti conferiti nella discarica alle porte di Murta Maria arrivano da Comuni della Gallura a forte connotazione turistica, come Olbia, Arzachena e San Teodoro, e dalle loro attività turistiche: hotel, porti turistici, ristoranti e dallo stesso aeroporto. La mole di rifiuti testimonia, quindi, un impatto antropico che va ben al di là dei dati ufficiali dei residenti. In base agli ultimi dati Istat del 2025, infatti, si registrano 61.658 residenti a Olbia, 13.451 ad Arzachena e 5.164 a San Teodoro. Secondo un’elaborazione della comunicazione e del centro studi di UniOlbia, sempre su dati Istat, nel giugno 2024 si sono registrate 170mila presenze turistiche ufficiali a Olbia, 200mila ad Arzachena e 150mila a San Teodoro. Complessivamente, sommando residenti e turisti, le presenze sono state oltre 231mila a Olbia, 213mila ad Arzachena e 155mila a San Teodoro. Ma si tratta di dati parziali, perché solo il 50% delle strutture ricettive comunica i dati all’Istat, e le presenze nelle seconde case non vengono conteggiate dall'istituto nazionale di statistica. Le seconde case sono numerosissime: Olbia ne conta circa 14.500, Arzachena 9.500 e San Teodoro 9.300. È dunque ragionevole stimare che le presenze reali a giugno 2024 (e giugno 2025) siano state almeno il doppio di quelle rilevate.
La discarica. L'impianto di Spiritu Santu, strategico per tutta la Gallura, si conferma una infrastruttura fondamentale. Gli interventi infrastrutturali programmati riguardano quelli dedicati al revamping dell'impianto di compostaggio, con una ristrutturazione finanziata dalla Regione, per un importo di circa 3,8 milioni di euro, insieme a quelli per i lavori di ampliamento della discarica consortile, per un importo di 3,3 milioni di euro. L’impatto dei rifiuti a Olbia, che porterà a un contestato aumento della Tari per i residenti tra il 15 e 17%, va probabilmente recapitato agli indirizzi dei tanti immobili destinati ad affitti brevi, che incidono in maniera rilevante sull’aumento della produzione dei rifiuti in città. Locazioni di tipo turistico sulle quali si sta cercando di fare maggior trasparenza possibile, in modo che si paghi in base alla produzione dei rifiuti, sempre che chi affitta, nonostante il codice identificativo nazionale, sia effettivamente esistente agli occhi dell’ente pubblico.