La Nuova Sardegna

Olbia

Tribunale

Processo per stupro di gruppo a Grillo jr e amici: sentenza a settembre

Processo per stupro di gruppo a Grillo jr e amici: sentenza a settembre

Concluse le arringhe dei difensori dei 4 imputati, l’avvocato Mameli: «Tutto ciò che accadde, è avvenuto consensualmente»

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Tempio La sentenza per Ciro Grillo e i suoi tre amici Francesco Corsiglia, Edoardo Capitta e Vittorio Lauria, sotto accusa per violenza sessuale di gruppo, slitta a settembre. La decisione del collegio dei giudici, presieduta da Marco Contu, è arrivata al termine dell’ultima arringa difensiva. Il 1 settembre, il 2 e probabilmente anche il 3 sono previste le repliche del pubblico ministero Gregorio Capasso e le controrepliche dei difensori. Poi, il collegio entrerà in camera di consiglio per la sentenza.

Oggi, 14 luglio, intanto, si è tenuta l’ultima arringa difensiva. A concludere è stato  l’avvocato Mariano Mameli, difensore insieme al collega Ernesto Monteverde, di Edoardo Capitta. «Tutto quello che accadde nella casa nella notte tra il 16 e il 17 luglio del 2019 è avvenuto consensualmente. Nessuno ha strumentalmente estorto il consenso di nessuno. Questa è stata la conclusione definitiva che abbiamo rappresentato al tribunale oggi», ha detto l’avvocato Mameli  lasciando il tribunale. Nella sua lunga arringa difensiva, il difensore ha sollevato subito la questione relativa all’incidente probatorio a cui la presunta vittima dello stupro di gruppo non è stata mai sottoposta. «Perché? – ha rimarcato il legale – E perché la ragazza, che era l’unico teste diretto, cioè portatrice della possibilità di rivelare fin dall’inizio quello che accadde quella notte, non è stata sentita per prima? Perché sentire delle persone che potevano riferire solo indirettamente ciò che era accaduto e non attingere immediatamente alla deposizione, al racconto genuino della ragazza? Questo ha fatto indubbiamente prendere al processo una strada che non è la strada fisiologica che spetta al processo».

Il difensore si è soffermato anche sulla questione alcol, sottolineando più volte che la ragazza non poteva aver bevuto tutto quello che ha detto perché sarebbe stata in coma etilico. Ha parlato dei due Long Island che lei dice di aver bevuto, e ha sottolineato che solo con quello sarebbe stata molto ubriaca. Gli imputati sono sotto accusa  per violenza sessuale di gruppo nei confronti di una studentessa italo norvegese all’epoca dei fatti 19enne. Violenza che sarebbe avvenuta nella casa di Porto Cervo di Beppe Grillo, fondatore del M5s. Capitta, Grillo e Lauria sono accusati anche di violenza sessuale nei confronti dell’amica della principale accusatrice per un video e alcune foto oscene scattate mentre lei dormiva sul divano (immagini che li ritraevano con i genitali vicino al suo viso).  Il procuratore Capasso aveva chiesto una condanna a 9 anni per tutti gli imputati con le attenuanti generiche. 

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