Olbia Il quartiere attorno è totalmente diverso. La chiesa però è sempre la stessa. E in parte anche il salone parrocchiale dove, oltre mezzo secolo fa, iniziarono ad accarezzare le corde della chitarra e anche l’idea di mettere su una vera band. Tore Fazzi, 70 anni, riavvolge il nastro dei ricordi proprio dove tutto ebbe inizio. Se molti gruppi sono nati tra le mura di una cameretta o di uno scantinato, i Collage si sono invece formati all’ombra di un campanile. Prima di Tu mi rubi l’anima, prima del secondo posto a Sanremo del 1977. Tore Fazzi, unico superstite della formazione originaria, torna così nella chiesa della Sacra Famiglia per fare un tuffo nel passato e soprattutto per preparare un po’ il terreno. A settembre, durante la storica festa della parrocchia olbiese, per la prima volta i Collage suoneranno e canteranno davanti alla chiesa di via Roma. Sarà un ritorno a casa, un omaggio al quartiere che incorniciò il loro inizio. «Arrivai a Olbia, da Alà dei Sardi, quando avevo 14 anni – ricorda il cantante e bassista dei Collage –. E frequentavo la Sacra Famiglia, dove c’era un coro e dove a mio fratello Piero regalarono una chitarra. Cominciarono a formarsi i primi gruppi, con tantissimi cambi di formazione, e noi facevamo le prove dentro uno stanzino. Tenere un concerto qui, dopo tutti questi anni, sarà una grande emozione».
La nascita. Era il periodo a cavallo tra gli anni Sessanta e Settanta. E si passava dai canti in chiesa alle prove in saletta, mescolando rock, pop e musica leggera. Alcuni giovani riuscirono a fare della musica un mestiere, altri presero invece altre strade. Per esempio Gian Piero Scanu, che a messa suonava l’organo, per poi diventare sindaco e parlamentare. E fu proprio in questo contesto fatto di note e parrocchia che, spinti dal manager Paoluccio Masala, nacquero dunque i Collage, con il nome preso in prestito dall’omonimo brano prog rock delle Orme. «Insomma, alla Sacra Famiglia è nato tutto – dice Tore Fazzi –. Ma, nonostante tutto, alla Sacra Famiglia non abbiamo mai più suonato. Più volte ci è stato chiesto di tornare, ma, per un motivo o per l’altro, non ci siamo mai riusciti». Ora a convincere Tore Fazzi è stato Renato Piccinnu dell’agenzia R&G Music. Esclusa, almeno per il momento, l’ipotesi di una reunion vera e propria. «Ci vorrebbe molto tempo per organizzare una cosa del genere – dice il leader dei Collage –. Ma non nascondo che mi piacerebbe comunque riuscire a creare un qualcosa di speciale. Vedremo. Perché la Sacra Famiglia, musica a parte, è stata il centro della mia vita. Qui giocavamo a ping pong e, nel bar che esiste tuttora, venivamo per mangiare i panini ai polpi. E sempre qui ho conosciuto quella che poi sarebbe diventata mia moglie, Giovannella».
La storia continua. La band che ha mosso i primi passi alla Sacra Famiglia raggiunse presto il successo nazionale e internazionale, con un totale di quattro partecipazioni al festival di Sanremo. A comporre la formazione storica erano i fratelli Tore e Piero Fazzi, Masino Usai, Piero Pischedda e Pino Ambrosio. Oggi, insieme a Tore Fazzi, ci sono Uccio Soro, Fabio Nicosia e Francesco Astara. I tempi d’oro sono passati, ma le richieste di concerti, soprattutto nel Meridione, continuano a mettere insieme numeri piuttosto importanti. Solo nel 2024, circa settanta tappe. «Ma devo dire che, negli ultimi anni, anche in Sardegna è scoppiata una sorta di collagemania – sorride Tore Fazzi –. E questo mi fa sicuramente piacere, anche perché non nascondo di avere una certa età. È bellissimo andare a fare un concerto a pochi minuti da casa, salvo poi, il giorno dopo, dover prendere l’aereo per andare a suonare in Calabria. Nella mia vita credo di aver fatto circa 3mila concerti. Tu mi rubi l’anima, che ripetiamo nel bis, credo di averla cantata 6-7mila volte». I Collage, che per il tour regionale si affidano a R&G Music e Vadilonga spettacoli, stasera avrebbero dovuto suonare a Porto Cervo, ma il concerto è stato rinviato al 6 agosto per lutto. Subito dopo un po’ di tappe in Sicilia, in attesa, naturalmente, del grande concerto dove tutto ebbe inizio: Olbia, nel sagrato della Sacra Famiglia.