Olbia, adesso c’è la firma: il Comune compra il Cinema Astra
La storica struttura sarà trasformata nel primo teatro cittadino
Olbia Sono le 11.45 quando si siedono per metterci la firma. Comune, notaio e famiglia Bagatti: dopo anni di trattative e accordi sfumati, la città diventa ufficialmente proprietaria di quel che resta del vecchio Cinema Astra. La svolta è di quelle storiche. Il Comune fa suo il rudere tra via Pisa e piazza Mercato e lo trasformerà in un teatro. Il primo della storia olbiese. Il sindaco Settimo Nizzi, che racconta di aver venduto gelati e caramelle tra le poltroncine dell’Astra quando aveva 11 anni, è raggiante. «Lo abbiamo comprato per 960mila euro – dice subito il primo cittadino –. È una cosa bella: siamo riusciti ad arrivare alla fine di una lunghissima “passeggiata” affinché Olbia potesse avere un suo teatro. È un acquisto che avviene in un contesto di grande rilievo: siamo nel centro storico, in una zona che cambierà volto proprio grazie al nuovo Astra e anche alla riqualificazione di piazza Mercato. Da questo momento parte la fase della progettazione e anche quella della ricerca di nuove risorse. Ricordo che l’Astra è una struttura vincolata e per questo l’intero percorso sarà condiviso con la Soprintendenza». Difficile prevedere i tempi di realizzazione. In ogni caso, per l’inaugurazione del primo teatro di Olbia bisognerà attendere non meno di tre o quattro anni. Ma la prima pietra è stata posata e, per una città che sognava da decenni la riapertura dello storico edificio, si tratta sicuramente di una gran bella notizia.
L’acquisto. Era stato il consiglio comunale, lo scorso dicembre, a dare mandato al sindaco – anche con i voti della minoranza – di trattare con la famiglia Bagatti, proprietaria del Cinema Astra. Questa mattina, martedì 22 luglio, in municipio la firma davanti al notaio Luca Pinna. Per gli ormai ex proprietari erano presenti Antonino Bagatti e i fratelli Valentina, Giovanni ed Eugenio Cervo. Per il Comune, invece, il sindaco Settimo Nizzi e il dirigente Diego Ciceri. C’è da dire che l’operazione, per l’amministrazione, è stata conveniente sotto più punti di vista. Recupero di una storica struttura a parte, il Comune ha acquistato il vecchio cinema a un prezzo minore rispetto a quello ipotizzato anni fa. A disposizione c’erano infatti due milioni di euro, ma a far scendere il prezzo fino a 960mila euro, evidentemente, è stato il recente vincolo imposto dalla Soprintendenza, che ha di fatto ristretto il raggio d’azione. Sono state infatti vietate la demolizione e la ricostruzione ed è stata inoltre imposta la salvaguardia delle caratteristiche architettoniche originarie. I soldi avanzati (oltre un milione) saranno utilizzati per la progettazione e per le altre procedure previste dall’iter. Per quanto riguarda la ristrutturazione e la trasformazione in un teatro, l’amministrazione utilizzerà altre risorse comunali e, se necessario, parteciperà a nuovi bandi.
Quale teatro. Il sindaco ha in mente il futuro del vecchio Astra. A cominciare dal nome. «Credo proprio che resterà lo stesso: Astra. È molto bello», dice. E poi ancora: «Sarà tra il classico e il moderno, naturalmente rispettando ciò che dirà la Soprintendenza. La struttura è grande circa 2.500 metri quadrati e avrà, credo, un migliaio di posti a sedere. Siamo orgogliosi di ciò che siamo riusciti a fare. Negli anni Olbia è cresciuta tantissimo anche dal punto di vista culturale, ma non poteva certo restare senza un teatro. Per quanto riguarda la futura gestione, l’idea è quella di una fondazione specializzata». Una rinascita, quella dell’Astra, che contribuirà a riqualificare uno degli ultimi angoli di centro storico ancora nella morsa del degrado e dell’abbandono. Una mano importante arriverà anche dalla riqualificazione di piazza Mercato. A questo proposito, il sindaco Nizzi assicura: «Abbiamo realizzato un nuovo progetto: appena sarà approvato, potremo finalmente intervenire». Tornando all’Astra, già nei prossimi giorni il Comune potrà accedere nella struttura per dare il via alle operazioni di pulizia.
La storia. Parlare dell’Astra significa parlare di Olbia. Progettato nei primissimi anni Cinquanta da Ubaldo Badas, uno degli architetti sardi più importanti e rappresentativi del Novecento, il vecchio cinema è stato un punto di riferimento per intere generazioni di olbiesi. Non solo proiezioni, ma anche feste, spettacoli, concorsi di bellezza e altri eventi anche con la partecipazione di personaggi ai tempi piuttosto importanti, da Claudio Villa a Johnny Dorelli. Chiuso negli anni Ottanta, pian piano il Cinema Astra ha preso le sembianze di un gigantesco e malandato scatolone vuoto. Più volte incendiato, adesso sembra reggersi in piedi quasi a fatica. Ma in ogni caso l’Astra è ancora lì, nel cuore della città, finalmente pronto a tornare in vita per regalare a Olbia il primo teatro della sua storia.