Portisco, 21enne trovato morto sulla barca: l’autopsia non risolve il giallo
Proseguono gli esami per fare chiarezza sul decesso di Giovanni Marchionni
Olbia Ancora nessuna certezza sulle cause della morte di Giovanni Marchionni, il 21enne di Bacoli trovato senza vita, lo scorso 8 agosto, a bordo di una barca ormeggiata alla Marina di Portisco. A Sassari nella mattinata di oggi, 13 agosto, il medico legale Francesco Serra, su disposizione della pm della Procura di Tempio Milena Aucone, ha eseguito l’autopsia sul corpo del giovane. Secondo le prime informazioni, Giovanni Marchionni sarebbe morto per un arresto cardiorespiratorio ma non è stato accertato se a causare il decesso siano state le esalazioni sprigionate da qualche impianto dell’imbarcazione su cui si trovava, come ipotizzato fin dall’inizio. Escluse le ipotesi dell’infarto e dell’assunzione di sostanze. Per questo, adesso si proseguirà con un esame istologico, ancora più approfondito. All’autopsia di oggi hanno assistito il perito Antonio Nieddu, nominato dai legali della famiglia Marchionni, Maurizio Capozzo e Gabriele Satta, e i periti Ernesto D’Aloja e Alberto Chighine, nominati dagli avvocati Giampaolo Murrighile e Sebastiano Giaquinto, che assistono invece i proprietari della barca, attualmente non indagati. I funerali di Giovanni Marchionni saranno celebrati venerdì 15 agosto a Bacoli. Il sindaco della città campana, Josi Gerardo Della Ragione, ha proclamato il lutto cittadino.