Rifiuti, il Pd all’attacco della giunta: «Olbia è sporca, stop all’aumento Tari»
I consiglieri comunali scrivono al sindaco Nizzi: «Il servizio non funziona, sanzioni alla De Vizia»
Olbia L’emergenza rifiuti continua. Così il gruppo consiliare del Partito democratico ha protocollato una lettera indirizzata al sindaco Settimo Nizzi per «denunciare con forza il grave stato del servizio di raccolta rifiuti in città e per chiedere provvedimenti immediati». Una situazione che si trascina da un pezzo e che esplode soprattutto d’estate. «Olbia è sporca, il servizio non funziona e i cittadini pagano il prezzo di una gestione fallimentare, i nuovi provvedimenti adottati non risultano efficaci – dicono i consiglieri Ivana Russu (capogruppo), Gianluca Corda, Maddalena Corda, Antonio Loriga, Mariangela Marchio e Rino Piccinnu –. Non ci sono più scuse: i disservizi sono evidenti e le responsabilità chiare. Il Comune non solo non ha applicato le sanzioni previste dal contratto alla De Vizia, ma ha addirittura aumentato il valore dell’appalto. È inaccettabile».
Il Partito democratico chiede dunque il blocco immediato dell’aumento della Tari, la decurtazione dell’aumento dalle cartelle già inviate, rimodulando la seconda rata, l’applicazione delle sanzioni contrattuali fino alla possibile revoca dell’appalto e nuova gara, lo stop a ulteriori aumenti di costo finché il servizio non sarà all’altezza e l’istituzione di un’apposita commissione consiliare. Nel mirino anche la motivazione con cui il Comune ha giustificato l’aumento Tari sul portale Anac: «Adeguamento del servizio di igiene urbana per incremento non preventivabile delle utenze turistiche per sei mesi l’anno». «Questa giustificazione – dicono dal Pd – è un insulto all’intelligenza dei cittadini. Olbia è una città turistica da sempre. Parlare di un incremento “non preventivabile” è ridicolo: è l’ammissione di una programmazione sbagliata e di una gestione improvvisata. Non ci fermeremo finché non verranno presi provvedimenti concreti. È ora di smettere di scaricare sui cittadini le conseguenze dell’incapacità amministrativa e dell’inefficienza dell’azienda. Basta giustificazioni, vogliamo fatti».