Aggius L a data che gli aggesi hanno appuntato nelle loro agende è quella del 28 settembre. Nell’ultima domenica del mese, il nuovo amministratore della parrocchia farà il suo ingresso solenne nella chiesa di Santa Vittoria. Il nuovo parroco di Aggius è don Mauro Bucciero. Non sarà l’unico volto nuovo in paese, perché con lui ci sarà anche don Edgar Squire Organo. Quest’ultimo, nel ruolo di collaboratore pastorale, avrà il compito di coadiuvare il titolare della parrocchia di Santa Vittoria.
È l’ultima di una nutrita serie di nomine deliberate dal vescovo che in poco meno di un anno hanno attivato trasferimenti e avvicendamenti tra i religiosi della diocesi posti alla guida delle diverse parrocchie. Quella che riguarda Aggius è però una nomina che, non appena è stata resa nota, ha richiamato molta attenzione. Don Bucciero va, infatti, a sostituire don Paolo Filigheddu, l’ormai ex parroco del paese a cui diversi abitanti del paese avevano rivolto forti contestazioni. In particolare, gli veniva rimproverato di non adeguarsi alle tradizioni e di metterle addirittura a rischio. La contrapposizione era scoppiata poco prima della Pasqua ed stata accesa da una lettera inviata alla Nuova e poi alimentata dal rincorrersi di prese di posizione non proprio ispirate da uno spirito di conciliazione.
L’epilogo della vicenda si presta a letture diverse. Le stesse che ne fanno i parrocchiani di Aggius: c’è chi vede nella nomina del nuovo parroco un atto di rimozione (equivalente a una “punizione”) del predecessore, e c’è chi pensa che il vescovo abbia, invece, semplicemente voluto calmierare un contesto comunitario in fibrillazione. Pare che nelle ultime settimane il numero dei fedeli che seguono la messa si sia progressivamente ridotto, tanto che la liturgia domenicale si sarebbe ridotta a una sola celebrazione. Per due religiosi che faranno presto il loro ingresso nella loro nuova sede, ce n’è uno – don Filigheddu – di cui s’ignora la prossima destinazione. Il 28 settembre sarà, comunque, un giorno di festa ad Aggius. L’arrivo di una nuova guida spirituale è sempre per i fedeli motivo di particolare gioia. Forse lo sarà di più per chi aveva preso le distanze dal vecchio parroco e meno, o più contenuta, per chi tra i parrocchiani non avrebbe voluto che si arrivasse a tanto . (g.pu.)