«Non spaccio, coltivo la marijuana per curarmi»: il giudice lo rimette in libertà
Arrestato perché in casa aveva 8 chili di stupefacente, ma è stato già assolto 4 volte
Arzachena Alle spalle ha già quattro assoluzioni, sempre con la stessa accusa: coltivazione e detenzione a fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Ma Mario Olianas non è uno spacciatore, come dimostrano le sentenze. Lui usa la marijuana per curarsi. «La coltivo per me, non la vendo», continua a spiegare da anni in tribunale. Nei giorni scorsi, è stato nuovamente arrestato in flagranza dalla polizia di Porto Cervo. Nella sua abitazione, ad Arzachena, gli agenti hanno trovato 33 piante di marijuana e l’occorrente per la coltivazione – impianto di irrigazione, illuminazione, essiccazione e ventilazione – e poco meno di 8 chili di marijuana custodita in contenitori, una bilancia e bustine di cellophane. Insomma, tutto ciò che all’apparenza serve per la produzione e lo spaccio dello stupefacente. L’indagato non aveva a disposizione la documentazione medica che attesta la patologia di cui è affetto e per la quale è stato prescritto l’uso terapeutico di cannabis a scopo antalgico, per cui la detenzione del materiale sequestrato appariva non giustificata. Da lì, l’arresto.
Oggi 14 ottobre nell’udienza di convalida davanti alla gip del tribunale di Tempio Marcella Pinna, il suo difensore, l’avvocata Maria Assunta Argiolas, ha prodotto la documentazione sanitaria. La gip, alla luce della documentazione e delle precedenti assoluzioni, ritenendo che fosse conclamato l’uso personale, ha disposto la scarcerazione. Ancora una volta, Olianas ha dichiarato che non è uno spacciatore e che coltiva la marijuana perché non vuole assumere farmaci “chimici” ritenuti meno affidabili, e che l’intero quantitativo sequestrato corrisponde alla sua scorta personale per un anno. Le prime due assoluzioni risalgono al 2019, la terza al 2022, la quarta al 2023. (t.s.)