Olbia, rivoluzione in tre quartieri con il piano Pinqua: avviati nuovi lavori
In via Cimabue un nuovo parco urbano, in via Petta 30 alloggi di edilizia sociale
Olbia Il verde dell’erba al posto del giallo delle sterpaglie. E poi giochi, camminamenti e stalli per la sosta breve. Il vasto terreno accanto alla scuola elementare di Santa Maria è stato appena recintato. È il progetto Pinqua che avanza con l’obiettivo di riqualificare un altro pezzo di città. Dopo il cantiere inaugurato in via Petta – dove stanno vedendo la luce trenta alloggi di edilizia sociale – il Comune interviene adesso lungo via Cimabue, in un’area abbandonata da decenni e trasformata quindi in un maxi ricettacolo di zecche e di rifiuti. Qui nascerà un parco urbano a servizio del quartiere e della scuola. Si tratta di uno dei capitoli più importanti del piano Pinqua, progettato dal Comune con l’idea di cambiare il volto ai quartieri di San Simplicio, Orgosoleddu e Gregorio. In cassa ci sono 19 milioni di euro e lo scopo è quello di costruire nuove case e cancellare il degrado dai tre rioni. Un progetto di rigenerazione urbana che il sindaco Settimo Nizzi ha presentato nei giorni scorsi al museo Maxxi di Roma durante la conferenza “Città nel futuro”, organizzata dall’Ance e Mecenate90. Poco prima, invece, il sindaco aveva illustrato il piano di mitigazione del rischio idrogeologico, riconosciuto dall’Ance come uno dei migliori esempi di rigenerazione urbana e sostenibile in Italia. «Grazie al Pinqua stiamo realizzando un qualcosa di stupendo – commenta soddisfatto Nizzi –. In questi quartieri avremo presto tantissimo verde e nuovi spazi per le famiglie. E poi, finalmente, stiamo realizzando nuove case. Abbiamo dialogato con le imprese che si sono aggiudicate gli appalti e l’obiettivo di tutti è quello di terminare i lavori il prima possibile».
Tre parchi urbani. Il Pinqua, che sta per Programma innovativo nazionale per la qualità dell’abitare, è un bando promosso dal governo all’interno del Pnrr. L’amministrazione ci sta lavorando da anni, in particolare gli uffici dell’assessorato all’Urbanistica guidato da Bastianino Monni. Le azioni sono in tutto sette e tra i vari interventi spicca quello di via Cimabue. Accanto a una delle scuole più popolose della città, dunque, sarà realizzato un ampio parco urbano. Il terreno a ridosso dell’istituto sarà riqualificato attraverso il verde e, inoltre, sarà realizzata un’area di sosta kiss and go, con l’obiettivo di dare la possibilità ai genitori di accompagnare i propri figli a scuola in totale sicurezza. Ma non sarà soltanto il terreno di via Cimabue a essere trasformato in un parco urbano grazie ai fondi del Pinqua. Nelle vicinanze, infatti, ne nasceranno altri due: uno nell’area abbandonata tra via Giotto, via Pinturicchio e piazza Nassirya e un altro nello spazio alle spalle della Casa del fanciullo. Anche in questi casi prati e camminamenti, con una attenzione particolare riservata alla rigenerazione delle sponde del rio Gadduresu.
Via Petta. Nel frattempo prosegue il cantiere avviato la scorsa estate in via Petta, all’interno del parco Giusti tra le Nazioni. Anche questa un’area degradata che sarà trasformata in un parco con tanto di foresta urbana. Sempre qui, a luglio, hanno preso il via i lavori per la costruzione di trenta alloggi di edilizia sociale suddivisi in tre blocchi. Le linee architettoniche sono moderne e le tecniche di costruzione sostenibili. Sicuramente una buona notizia, considerate le dimensioni sempre più allarmanti dell’emergenza abitativa in città. Una volta realizzati, i trenta alloggi di via Petta saranno affidati all’azienda regionale Area, che li assegnerà a sua volta alle famiglie che ne avranno diritto.
San Simplicio. Poi c’è il quartiere di San Simplicio, oggi forse il più difficile della città. Qui il Comune ha messo nel mirino diversi ruderi privati da decenni abbandonati a loro stessi. Sono stati espropriati e transennati: una parte degli edifici sarà demolita per lasciare spazio ai mini-parchi urbani, con lo scopo di portare verde e luce nello storico rione, mentre altri ruderi saranno ristrutturati e quindi destinati all’edilizia sociale. Sempre con i fondi del Pinqua l’ex palazzo dei ferrovieri di via Vittorio Veneto sarà riqualificato e trasformato nella casa dello studente.