La Nuova Sardegna

Olbia

La maxi opera

Olbia, demolizione della sopraelevata: scontro tra Pd e maggioranza

di Dario Budroni
Olbia, demolizione della sopraelevata: scontro tra Pd e maggioranza

Botta e risposta in consiglio comunale. Russu: «Volontà di un singolo, manca il dibattito». Sciola: «Progetto di tutti»

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Olbia La sopraelevata sud irrompe in consiglio comunale. E insieme a lei il tunnel sottomarino che, stando ai piani dell’amministrazione, prenderà il posto del ponte di cemento armato che da mezzo secolo sovrasta l’insenatura più interna del golfo. E si va subito allo scontro, con il Pd all’attacco della giunta non tanto sull’idea di fondo – che sembra trovare consensi – ma sul metodo utilizzato dalla maggioranza. È la prima volta (oggi, 4 novembre) che nell’aula di via Garibaldi si parla ufficialmente della demolizione della sopraelevata e la sostanza del maxi progetto è contenuta in una fredda variazione al bilancio letta dall’assessore Alessandro Fiorentino: 3,3 milioni di euro che la Regione trasferisce al Comune per la progettazione. Poi basta. Così, un attimo prima del voto, interviene la capogruppo del Pd Ivana Russu. «La variazione – dice – è di quelle molto importanti e non possiamo apprendere soltanto dalla stampa che la sopraelevata, un giorno, sarà probabilmente abbattuta. Qui abbiamo il solito grande problema: manca il dibattito in aula». Poi, riferendosi al sindaco Settimo Nizzi, Ivana Russu aggiunge: «Non può essere un singolo a decidere su una infrastruttura così importante. Il tema va affrontato insieme al Consiglio e alla città». La risposta arriva anche da Antonella Sciola, assessora ai Lavori pubblici: «Non è un’idea che nasce dalla volontà di un singolo, ma è un progetto scaturito da profonde interlocuzioni, con la Regione, tra l’altro guidata da una giunta di centrosinistra, e il Comune seduti allo stesso tavolo».

Cercasi dibattito. Il Pd non accetta il fatto che il progetto, uno dei più importanti della storia di Olbia, pensato per migliorare sia la viabilità che il panorama della città, non venga illustrato in aula. «Richiede un approfondimento e un dibattito – dice Ivana Russu –. Dobbiamo parlare di costi e benefici, bisogna rendere partecipi i cittadini. Non stiamo dicendo no al progetto, ma abbiamo bisogno di farci un’idea. Invece ci viene tolta la possibilità di un dibattito democratico». Poi Ivana Russu si concentra sulle commissioni consiliari: «Ce ne sono alcune che non si riuniscono quasi mai». E così ne chiede una dedicata soltanto al futuro della viabilità, per parlare della demolizione della sopraelevata, degli altri interventi in fase di progettazione e anche dei problemi legati al traffico che serve risolvere nel giro di breve tempo. «Perché magari ci vorranno 20 anni prima di vedere il tunnel» aggiunge Russu, ribadendo comunque il voto favorevole alla variazione di bilancio. Sulla stessa linea gli altri consiglieri del Pd come Antonio Loriga e Maddalena Corda, che chiede di prendere in esame anche eventuali progetti alternativi.

Momento di svolta. Il primo a rispondere a Ivana Russu è Pietro Carzedda, di Forza Italia. «Queste risorse – sottolinea – permetteranno di iniziare la progettazione di quello che rappresenterà un momento di svolta per la città. Darà una nuova immagine a Olbia e anche nuove opportunità economiche. L’idea viene da lontano, Berlusconi era ancora presidente del Consiglio. Poi arrivò Prodi e il percorso fu interrotto. Adesso, invece, abbiamo le risorse per riprendere il cammino». L’assessora Sciola rispedisce al mittente le critiche sullo scarso dibattito – questione commissioni compresa – e ci tiene a sottolineare il fatto che, del progetto, sindaco e candidati consiglieri ne parlarono anche in campagna elettorale. Angelo Cocciu, consigliere sia comunale che regionale di Fi, dice: «La demolizione della sopraelevata abbellirà fortemente il waterfront e l’estetica della città. Non facciamoci la guerra e andiamo avanti in maniera serena». Maria Antonietta Cossu, capogruppo di Forza Italia, chiude così: «L’abbattimento della sopraelevata era già presente nel nostro programma. Migliorerà la gestione del traffico e Olbia si riapproprierà del suo mare. Non siamo quelli delle chiacchiere e degli annunci, noi siamo quelli dell’agire».

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