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Olbia, ecco il negozio “Shop Room Usato”: dove il passato trova nuova vita

di Stefania Puorro
Olbia, ecco il negozio “Shop Room Usato”: dove il passato trova nuova vita

Nel locale di 230 metri quadri c’è spazio per abbigliamento, mobili, oggetti vintage

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Olbia Entrare nel “Shop Room Usato”, è come varcare la soglia di un piccolo mondo magico. Ogni oggetto esposto – una lampada, un servizio di porcellana, un vestito, un quadro, una borsa – sembra custodire un frammento di passato. Tutto è disposto con cura, anche ciò che vale un solo euro. Non è un semplice mercatino, ma un luogo dove l’usato diventa bellezza, dove ogni pezzo trova una nuova possibilità.

L’idea alla base è semplice ma profonda: ridare valore a ciò che già esiste, sottraendolo all’oblio e allo spreco. In questo scenario, realtà come il negozio di Cinzia Fodde (in via Anglona 34, all’angolo con via Barbagia) rappresentano un tassello prezioso di un cambiamento culturale che si fa strada anche a Olbia.

L’atmosfera, appena si entra, è calda e accogliente, intrisa di ricordi. Si ha la sensazione che ogni oggetto sia stato scelto con rispetto, come se la titolare volesse dire a chi passa la soglia: “Guarda, anche questo merita di essere riscoperto”.

Una vecchia passione

Cinzia Fodde racconta che il mondo dell’usato è sempre stato una sua passione: «Sin da bambina entravo in questi negozi per rilassarmi - dice - mi trasmettevano tranquillità. Ogni oggetto mi raccontava qualcosa. Poi, una volta cresciuta, un’amica mi ha detto: perché non provi ad aprirne uno tu, visto che ti piace così tanto? E così ho iniziato».

Gli inizi 

All’inizio (era il 2023) lo spazio era piccolo: un negozietto nel quartiere Bandinu. Ma con il tempo Cinzia Fodde ha trovato un ambiente ideale: oggi Shop Room Usato si sviluppa su circa 230 metri quadrati, tra abbigliamento, mobili, vinili, servizi da tè, accessori, tappeti e curiosità di ogni tipo. «La gente spesso entra senza un’idea precisa – racconta Cinzia – si lascia guidare dall’emozione. A volte è un colore, a volte un profumo di legno antico o un dettaglio che richiama un ricordo. I mobili, certo, hanno il loro pubblico (di frequente li chiedono per arredare case al mare o B&B), ma spesso le persone si fanno sorprendere da qualcosa che non cercavano».

Storie e ricordi

Il negozio è anche un luogo di storie che commuovono. «Capita che arrivino persone con scatole piene di ricordi dei genitori o dei nonni – spiega ancora la titolare – e si emozionino mentre li consegnano. Mi dicono: “Non abbiamo spazio, ma non vogliamo buttare via tutto”. Quando vado a ritirare le cose nelle vecchie case, si sente quel nodo alla gola: sono oggetti che parlano di legami, di affetto, di memoria». Ma il mondo dell’usato non è solo nostalgia: è anche curiosità, voglia di scoprire, attenzione per l’ambiente.

La clientela

«Vengono da me clienti di ogni età ma i giovani sono sicuramente tra i più attenti – dice sorridendo Claudia Fodde – soprattutto quelli che hanno viaggiato. All’estero la cultura del riuso è fortissima, e loro la portano qui. Entrano e dicono: finalmente un negozio così anche nella nostra città. Cercano abiti vintage, giacche anni ’90, jeans a vita bassa, cappotti di altri tempi. E mi dicono spesso: “Signora, i tessuti di una volta non esistono più”. Hanno ragione: il cotone e la lana di una volta avevano un’anima diversa». Nel suo negozio, Cinzia coltiva anche una piccola forma di solidarietà quotidiana: «Se qualcuno mi porta cose che vuole solamente regalare, preparo una scatola con scritto “Regalo”. La lascio fuori dal negozio la sera, e chi arriva può prendere quello che gli serve. Al mattino trovo tutto in ordine, con rispetto. È bello vedere quanta educazione e gratitudine ci sia ancora in certe persone». Per Cinzia Fodde conta soprattutto «riuscire a coprire le spese e portare qualcosa a casa – dice con semplicità –. Anche se una giornata passa senza vendite, sono contenta lo stesso. Mi piace vedere le persone che si fermano, che osservano, che si emozionano. Per me questo negozio è più di un lavoro: è un modo di vivere».

A differenza di quanto accade in molte città del nord o all’estero e anche in altre zone dell’isola, dove i negozi dell’usato sono ormai parte del paesaggio urbano, a Olbia e in Gallura la cultura del riuso è ancora agli inizi. Ma anche “Shop Room Usato” è una piccola avanguardia, un punto di partenza che cresce giorno dopo giorno, grazie alla fiducia di chi sceglie di dare un valore nuovo alle cose. «Sì, siamo ancora un po’ indietro – ammette Cinzia – ma pian piano la mentalità sta cambiando. Io vado avanti, perché credo davvero in quello che faccio». Il suo negozio è, in fondo, la prova che anche da una passione semplice può nascere un messaggio forte. «Che la bellezza non sempre è nuova, e che a volte basta uno sguardo diverso per far rinascere ciò che sembrava dimenticato».

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