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La memoria

A Monte Pino il ricordo dei tre morti nell’alluvione. Piu: «La strada riaprirà nel 2026»

A Monte Pino il ricordo dei tre morti nell’alluvione. Piu: «La strada riaprirà nel 2026»

La cerimonia nel luogo della tragedia di dodici anni fa. Avviato l’ultimo cantiere

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Olbia Il ricordo prende forma sull’asfalto del ponte ricostruito. Nel punto esatto dove, dodici anni fa, un rigagnolo trasformato in un mostro impazzito trascinò via un pezzo di strada e due auto. Tre i morti: Bruno Fiore, Sebastiana Brundu e Maria Loriga. Nel pomeriggio di oggi, martedì 18 novembre, lungo il tratto interrotto ai piedi di Monte Pino sono state così ricordate le vittime dell’alluvione del 2013. Presente alla cerimonia anche l’assessore regionale ai Lavori pubblici Antonio Piu, che ha confermato l’avvio del cantiere per la realizzazione degli ultimi metri di strada. Sulla base di un accordo tra Regione, Provincia e Anas, sarà quest’ultima, attraverso la società Vitali, a realizzare anche il tratto di competenza provinciale, per un intervento del valore di 10 milioni di euro. Una soluzione che ha permesso di accorciare i tempi di un anno e mezzo. «La strada sarà inaugurata entro l’estate del 2026 – ha spiegato Piu, assessore da 18 mesi –. Credo che sia una vittoria della responsabilità e della coscienza. Ciò che è accaduto qui è una cicatrice che resterà per sempre aperta e noi, come istituzioni, abbiamo l’obbligo di porre rimedio. Dodici anni per riavere una strada sono eccessivi, 18 mesi per fare le progettazioni e fare in modo che Anas potesse concludere il cantiere con la stessa impresa è una grande vittoria. Qui a Monte Pino tenni il mio primo sopralluogo da assessore, tengo moltissimo alla riapertura».

A Monte Pino don Mauro Bucciero, parroco di Telti, oggi pomeriggio ha celebrato una messa, ricordando le vittime del 18 novembre e anche i giorni successivi all’alluvione. «Fu un dolore enorme, per Olbia e per tutti i Comuni vicini – ha detto il sacerdote –. Ma ricordo anche la grande attività degli olbiesi e dei galluresi, ricordo bene i volontari arrivati da ogni angolo della Sardegna. Tutti insieme per ripulire la città e aiutare le persone in difficoltà. Da una tragedia nacque una cosa bellissima». Presente, a Monte Pino, anche Veronica Gelsomino, unica superstite del crollo della strada. «Per noi il 18 novembre è tutto l’anno – ha sottolineato Geromino, ancora in attesa di un risarcimento –. Mai mi sarei aspettata una cosa del genere. Pensavo che questa fosse una strada tranquilla, sicura. Stavo andando piano, poi vidi la terra rossa del crollo».

Alla cerimonia anche Settimo Nizzi, presidente della Provincia Gallura e sindaco di Olbia: «Abbiamo chiuso l’accordo con la Regione e l’Anas in mezz’ora, con l’obiettivo di dare il via all’ultimo cantiere». Poi un ringraziamento ad Antonio Piu: «Un ottimo assessore che ha svolto un ottimo lavoro. Questo accade quando si lavora bene e con coscienza, senza guardare la maglietta di appartenenza ma soltanto il risultato». Soddisfatti dell’avvio del cantiere anche i sindaci di Telti Vittorio Pinducciu e di Sant’Antonio Carlo Duilio Viti. Presente, naturalmente, il Comitato Pro Monte Pino che, in dodici lunghi anni, si è battuto per la riapertura della strada. La presidente Pina Pasella, al termine della messa, ha gettato un mazzo di fiori dal ponte lungo strada provinciale 38 bis, nel punto dove persero la vita Bruno Fiore, Sebastiana Brundu e Maria Loriga. (d.b.)

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