La Nuova Sardegna

Olbia Lui era un amico di famiglia. Con la ragazzina e i suoi genitori c’era un rapporto quotidiano, di fiducia. Frequentava continuamente la loro casa. Poi, è finito sotto accusa. Nei suoi confronti, la Procura di Tempio ha aperto un’inchiesta con contestazioni gravissime: atti sessuali con minorenne. All’epoca dei fatti, la giovane vittima aveva meno di 16 anni. Oggi 4 dicembre il giudice per l’udienza preliminare del tribunale di Tempio, Marcella Pinna, lo ha condannato a 2 anni e 8 mesi di reclusione. L’uomo, difeso dall’avvocato Marco Salis, è stato processato con rito abbreviato condizionato all’esame di due testimoni.

I fatti al centro del processo sono avvenuti a Olbia tra il 2020 e il 2021. Il 58enne era accusato di aver inviato foto intime alla figlia dei suoi amici, scatti in cui si ritraeva nudo, costringendo anche lei a inviare le sue foto. Dopo aver instaurato un rapporto di complicità e fiducia con la ragazzina, aveva iniziato lo scambio di foto a sfondo sessuale, inviandole, attraverso chat telefoniche, immagini delle proprie parti intime e inducendola a inviargli le sue. Fatti confermati dall’esame dei cellulari disposto dalla Procura di Tempio. Oggi  la vicenda giudiziaria si è conclusa con la condanna dell’imputato. Il pubblico ministero Noemi Mancini aveva chiesto una condanna a quattro anni, una pena più severa rispetto a quella applicata dal giudice. (t.s.)