La Nuova Sardegna

Olbia

La denuncia

Strage di gatti a Olbia, sterminata con il veleno una intera colonia. La Lida: «Atto atroce, chi sa parli»

Strage di gatti a Olbia, sterminata con il veleno una intera colonia. La Lida: «Atto atroce, chi sa parli»

Dieci i randagi accuditi ogni giorno da residenti e Lida: ne restano solo quattro. Sei sono morti avvelenati

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Olbia Avvelenati uno dopo l’altro. Erano dieci, curati amorevolmente dai cittadini, con l’aiuto della Lida, ne sono rimasti quattro. Gli ultimi due sono stati trovati morti in questi giorni. Nel giro di due settimane il killer dei gatti ha sterminato gran parte della colonia che aveva trovato casa in piazzale Vellas (ex via Maria Lai), nel quartiere San Simplicio. Un dolore immenso per gli abitanti che si prendevano cura di loro, alcuni dei quali lo facevano da ben dieci anni. A dare l’allarme è stato uno di loro, ma anche la stessa Lida che ha pubblicato la notizia sul proprio profilo social. La Lida invoca la civiltà.

«Oggi ci rivolgiamo a tutti voi con il cuore pesante, dopo un fatto violento che ha colpito i nostri amati gatti in Piazza Vellas, ad Olbia – scrive su Facebook –. In questa area, ci sono cittadini meravigliosi, alcuni dei quali, in particolare, si prendono cura di dieci gatti randagi, offrendo loro non solo cibo, ma anche amore e protezione. Grazie al nostro impegno come Lida di Olbia, abbiamo fornito cibo e abbiamo sterilizzato tutti i gatti. Hanno anche delle casette accoglienti e una postazione pulita dove possono mangiare. Tuttavia, negli ultimi giorni, sei di questi gatti innocenti hanno perso la vita in modo atroce, avvelenati da un essere spietato. Non possiamo descrivere il dolore causato da questa violenza. Abbiamo sporto denuncia, ma purtroppo, ciò non restituirà la vita a queste creature. Ciò che resta è una ferita profonda nelle nostre anime».

La Lida fa un appello affinché vengano fermate queste ingiustizie. «Rispettare ogni vita, che sia umana o animale, è un principio fondamentale della nostra civiltà – dice l’associazione – Non possiamo rimanere in silenzio di fronte a tali atrocità. Invitiamo chiunque abbia informazioni o notato qualcosa di sospetto nella zona a farsi avanti. Solo insieme possiamo proteggere le nostre comunità e gli animali che dipendono da noi. Facciamo sentire la nostra voce e dimostriamo che Olbia è una città di amore e rispetto, non di violenza».

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