La Nuova Sardegna

Olbia

Il caso

Olbia, le case popolari nel degrado: «Siamo circondati dai topi»

di Tiziana Simula

	Un topo ripreso in una veranda e le case popolari di via Volterra
Un topo ripreso in una veranda e le case popolari di via Volterra

In via Volterra tra disagi e proteste. I cittadini: «Intervenga Area»

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Olbia Topi vivi che scorrazzano nella veranda di casa risalendo per le intercapedini dei muri, e topi morti che gli inquilini rischiano di calpestare tra le erbacce e i liquami che fuoriescono da un tubo rotto, proprio davanti alla palazzina di edilizia popolare di via Volterra (traversa di via Leonardo da Vinci, in zona ospedale). È in questo stabile, al numero civico 4, che Angelo Beccu, 30 anni di Olbia, e la sua compagna vivono da anni, insieme a un parente disabile al cento per cento. Da tempo segnalano ad Area i problemi che affliggono il loro alloggio, al secondo piano, e l’intera palazzina. Ma ce n’è uno in particolare, che sta togliendo il sonno alla famiglia: la presenza di topi.

«Siamo esasperati – dice Angelo Beccu –: siamo ostaggio dei topi. Hanno scavato nel muro, salgono lungo le intercapedini che collegano tutto lo stabile e ce li ritroviamo nella nostra veranda. Non possiamo più aprire la porta del balcone e le finestre perché abbiamo il terrore che entrino in casa. Viviamo praticamente barricati». Il pavimento della veranda sembra un campo di battaglia, con trappole e topicidi sparsi qua e là. Tra i padroni di casa e gli ospiti indesiderati è una lotta quotidiana. «Hanno colonizzato la soffitta, sentiamo continuamente dei rumori. Ma pensiamo che siano anche nell’alloggio al piano terra, che è stato murato senza essere svuotato», lamenta Angelo Beccu.

Anni fa, un 73enne olbiese, con gravi difficoltà deambulatorie, morì tra le fiamme di un rogo che si era sviluppato all’interno del suo appartamento, forse a causa del malfunzionamento di una stufa. Disabitata per lungo tempo, era diventata punto di appoggio per alcuni malintenzionati, in particolare nelle ore notturne. Una situazione che aveva generato allarme tra le famiglie che vivevano negli altri appartamenti. «Questa estate sono state murate la porta d’ingresso e le finestre», dice Angelo Beccu. Il muro annerito dalle fiamme, vicino a una finestra, mai ripulito, ricorda tristemente la tragedia avvenuta nel gennaio del 2022.

L’inquilino dell’alloggio popolare di via Volterra mostra tutti i problemi della sua abitazione. «Continuamente segnalati ad Area», rimarca. E mostra una serie di lettere indirizzate all’ente, a cui chiede di intervenire. A cominciare dalla perdita fognaria presente nel cortile della palazzina, causa di odori, presenza di topi e zanzare. Per proseguire con altre importanti carenze. «Le tubazioni idrauliche e fognarie sono compromesse – spiega ancora Angelo Beccu – Nei muri ci sono infiltrazioni d’acqua, in casa è pieno di umidità. Tra topi e problemi alle tubature idriche e fognarie, ma anche all’impianto elettrico, viviamo in una condizione igienico-sanitaria non buona, soprattutto perché con noi abita una persona fragile che dobbiamo tutelare al massimo. Nonostante le nostre richieste e i nostri solleciti ad Area, non abbiamo ancora risolto nessuno dei nostri problemi. Chiediamo di essere ascoltati».

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